La rimodulazione del tributo di bonifica del Consorzio 1 Toscana Nord ottiene il disco verde degli amministratori della Versilia: che esprimono soddisfazione per la diminuzione media del contributo richiesto ai cittadini della costa.

Il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi ha infatti incontrato una delegazione delle Amministrazioni comunali versiliesi: al confronto erano presenti il vicesindaco di Massarosa Damasco Rosi, l’assessore di Camaiore Carlo Alberto Carrai e l’assessore di Seravezza Giuliano Bartelletti.

L’appuntamento era inserito nel programma serrato di incontri sul territorio, promossi dal Consorzio in occasione dell’emissione dei contributi di bonifica – che stanno arrivando nelle case dei contribuenti proprio in questi giorni, per illustrare le modalità di calcolo del contributo di bonifica, variate rispetto al passato, all’indomani della riforma regionale che ha interessato gli Enti consortili.

Dopo i colloqui avuti con le associazioni dei consumatori e i rappresentanti delle categorie economiche (albergatori, balneari, industriali, artigiani e commercianti), l’incontro era adessi riservato appunto agli amministratori del territorio. Che, al termine della riunione, hanno voluto sottolineare la propria valutazione positiva sul percorso intrapreso.

“Abbiamo preso favorevolmente atto dell’impegno del Consorzio, che grazie alla razionalizzazione delle spese di gestione e in virtù del nuovo piano di classifica, da poco approvato, porterà ad una diminuzione media del contributo richiesto ai cittadini della Versilia di oltre il 5 per cento, per una cifra totale di 420mila euro di gettito in meno – sottolineano infatti Damasco Rosi, Carlo Alberto Carrai e Giuliano BartellettiUn minor gettito che tuttavia non andrà ad incidere sugli interventi di manutenzione ordinaria, che al contrario aumenteranno, poiché cresce il reticolo di competenza; né tantomeno su quelli di manutenzione straordinaria, per i quali il Consorzio ha chiesto accesso a linee di finanziamento regionale”.

“La riorganizzazione dell’Ente e i nuovi metodi di calcolo hanno infatti prodotto conseguenze positive per i cittadini, che oggi possono contare su un contributo più omogeneo su tutto il territorio, e soprattutto più equo – incalza il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfia parità di valore del bene, il contributo sarà maggiore laddove è maggiore il rischio idraulico e quindi più intensa l’attività svolta dal Consorzio, ma anche il beneficio che l’immobile riceve. Dal punto di vista tecnico, la determinazione del tributo di bonifica, che è dovuto per legge, trova fondamento nel Piano di Classifica degli immobili. Una sorta di piano regolatore dei corsi d’acqua, ovvero uno strumento che definisce il beneficio che ogni immobile riceve dall’attività svolta dal Consorzio sul territorio e che stabilisce anche il modo con cui il contributo di bonifica viene ripartito tra i consorziati. Il Piano, redatto sulla base delle linee guida stabilite dalla Regione Toscana, è stato elaborato dai dipendenti del Consorzio. Questa scelta, che valorizza le professionalità dei dipendenti dell’Ente, è un esempio concreto della politica di risparmi che perseguiamo: rispetto ad altri Enti consortili della Toscana, abbiamo speso per questa elaborazione tecnica circa 80mila euro.”

Il nuovo calcolo del contributo prevede diminuzioni (naturalmente medie) per le categorie economiche: per gli studi e gli uffici, la diminuzione media è del 3,7 per cento; per negozi, bar e ristoranti, la diminuzione media è dell’11,86 per cento; per fabbricati industriali e commerciali, la diminuzione media è dell’8,46 per cento; per i fabbricati dell’arenile (bagni), la diminuzione media è del 22,85 per cento.

“In una fase di congiuntura economica difficile – sottolinea Ridolfi – abbiamo voluto lanciare un piccolo segnale di attenzione per le nostre attività produttive”.

Gli avvisi di pagamento sono in consegna in questi giorni ai contribuenti di Versilia, Montignoso e Vecchiano e il Consorzio ha predisposti i servizi di sportello per l’accoglienza al pubblico, moltiplicando i punti di ricevimento sul territorio, proprio per garantire la massima disponibilità ai cittadini che dovessero avere bisogno di informazioni

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