Il Comune di Seravezza – con una nota stampa – precisa che; “Seravezza non ha mai applicato l’Iva sulla tassa rifiuti, pertanto nessun rimborso è dovuto. Precisazione doverosa a seguito del comunicato – che avrebbe potuto ingenerare false aspettative da parte dei cittadini – diffuso nei giorni scorsi dai consiglieri comunali Riccardo Cavirani ed Elena Luisi di “Idee in Comune” e dall’esponente di Lega Nord Francesco Speroni.”

L’ufficio tributi spiega infatti che “Seravezza è sempre rimasta nell’ambito del Decreto Legge 507 del 1993 che per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti prevede l’applicazione di un tributo (prima TARSU, poi TARES e oggi TARI) non assoggettabile ad Iva. I rimborsi sono eventualmente dovuti da quei comuni che a suo tempo passarono a TIA, tariffa disciplinata dal Decreto Ronchi. Nessun comune della Versilia Storica – conclude la nota –  risulta essere fra quelli che debbono rimborsare i cittadini.”

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ultimo aggiornamento: 20-04-2017


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