“Come mai un percorso amministrativo lungo, elaborato e complesso come quello attinente alla variante generale al Piano Strutturale, partito dal 2010, che ha comportato sicuramente l’investimento di importanti risorse economiche, tecniche oltreché umane (“incontri di partecipazione”), viene portato all’approvazione del Consiglio Comunale nell’ultimo giorno utile prima che inizi la fase in cui sono concessi solo gli atti di ordinaria amministrazione?”.
Dubbioso e preoccupato sulla scelta, Bruno Murzi, candidato sindaco per Noi del Forte, solleva anche delle perplessità sul metodo di accesso ai documenti da parte dei consiglieri, in particolare di quello di opposizione, Fabio Giannotti: “Trattandosi di una mole di documenti sia numericamente che tecnicamente elaborati, effettuare di sabato la convocazione del consiglio straordinario, sapendo che gli uffici comunali avrebbero riaperto solo il mercoledì successivo, vale a dire lo stesso giorno del consiglio, non consente neppure il controllo anche solo dell’indice della voluminosa documentazione allegata per legge, oltre a ridurre irrispettosamente il valore del concetto dell’opposizione, che dovrebbe essere salvaguardato in un corretto rapporto dialettico di democrazia e di tutela delle minoranze”.
Ma approfondiamo le tematiche di fondamentale importanza per il Paese che riguarderanno il consiglio comunale in oggetto.
“Un giorno, solo un giorno, marca la differenza tra ordinario e straordinario. Secondo l’indirizzo prevalente del Consiglio di Stato – incalza Murzi – “i poteri dell’amministrazione si affievoliscono nel periodo di avvicinamento della loro scadenza per evitare che un Organo (consiglio comunale), in scadenza di mandato, con le sue scelte produca effetti permanenti per il futuro, vincolando così o condizionando le scelte dei nuovi titolari delle potestà amministrative”.
E mi chiedo: l’approvazione della Variante, strumento che determina la qualità futura della vita cittadina, individuando le risorse naturali ed essenziali presenti nel territorio di Forte dei Marmi e che inciderà sulla pianificazione urbanistica dei prossimi anni, non esigeva di essere portata all’esame del consiglio comunale molto prima e non a ridosso delle elezioni? E ancora: quel giorno di differenza tra l’ordinario e lo straordinario, non trasformerà di fatto un procedimento amministrativo che la legge nazionale e regionale vuole “partecipato”, in un risultato che, deliberato alla scadenza di mandato, rischia di apparire come un successo da portare a casa, in favore esclusivo di quei consiglieri o assessori in carica che sono candidati alle prossime amministrative?”.
Fanno parte del “pacchetto” dell’ultimo giorno utile anche l’adozione di due piani attuativi di iniziativa privata, rispetto i quali le perplessità sono ancora più forti.
Bruno Murzi conclude con un appello: “In merito a quanto evidenziato, invito i miei concittadini a riflettere. Sull’opportunità politica di approvare un ultimo atto amministrativo di vitale importanza per Forte dei Marmi, con la prepotenza e la “furbizia” di un’Amministrazione che pensa di poterla fare franca con la cittadinanza, forse distratta ad arte da mille iniziative organizzate bulimicamente in questo periodo. Io e tutta la mia lista ci dissociamo con fermezza da questo metodo che sostituisce ai principi di democrazia e di vera partecipazione, un mero calcolo elettorale. Davvero complimenti!”.

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