Le riflessioni della senatrice Manuela Granaiola sull’esito delle Primarie del PD: “E alla fine ha vinto Renzi! Dei quasi 2 milioni di persone che sono andate a votare, il 70% ha scelto Renzi, il 20% Orlando , il 10% Emiliano.

Una vittoria netta, anche se scontata, lo ha riportato dunque alla guida del PD. Comprensibile la sua esultanza e quella dei suoi fans, comprensibile la gioia per il risultato; ma quello che preoccupa sono le cose dette nel suo discorso “della vittoria”.

Ha richiamato tutti “all’umiltà e alla responsabilità” dimenticando però le ragioni della recente, drammatica sconfitta referendaria.

Renzi ha santificato le cose fatte dal suo Governo in questi anni; tutti testi da prendere così come sono stati concordati in altri “luoghi”: dal job-acts che auto-definisce una delle cose più straordinariamente di sinistra realizzate, fino alla legge di riforma del Terzo Settore per adesso tutta tesa a privilegiare le “aziende sociali” e ad istituire una Fondazione alla quale destina una valanga di soldi!

Dalle finanziarie fino alla legge sull’autismo (peccato che alle famiglie non sia ancora arrivato alcun beneficio). Abbiamo riascoltato il mantra del “Bisogna cambiare l’Europa”, peccato che l’immigrazione sia cresciuta a dismisura senza essere adeguatamente governata e centinaia di persone continuino a morire nel mediterraneo!

Peccato che dal 2006 ancora incomba – senza soluzione – lo spettro della Bolkestein mentre chi avrebbe dovuto e potuto imporsi – come hanno fatto paesi come la Spagna ed il Portogallo – non abbia saputo o potuto muovere un dito!

Nel suo discorso ho sentito poche, scarne parole di un’autocritica di circostanza; niente che lasci pensare o credere al ripensamento di chi ha imparato qualcosa dagli errori commessi! In una sola cosa ha avuto il coraggio di cambiare registro: non si è più rivolto ai giovani ben sapendo che li era arduo insistere; si è però rivolto agli anziani.

Una dimenticanza superata! Meglio tardi che mai! Ma gli anziani non sono una “riserva” inesauribile; vorrei ricordare a Renzi che anche i vecchi di oggi sono cambiati: leggono, viaggiano, si informano e si organizzano.

E sanno che le leggi sull’invecchiamento attivo, sulla dieta mediterranea, sui caregivers, il concreto accesso alle cure, sui farmaci innovativi, su la prevenzione e l’assistenza socio-sanitaria nonchè la sicurezza sono tutti temi ancora in attesa concrete risposte e soprattutto in attesa di adeguate coperture finanziarie.

La conquista del loro voto non avviene con le proclamazioni di attenzione, ma con una vera e radicale inversione di attenzione .

Queste le riflessioni di una “scissa” da quel PD, un partito che molto prima di lei si era scisso dai problemi delle persone reali, dalle loro sofferenze, dalle loro difficoltà.”

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