Gran finale per “Musica, parole e… due risate”, che chiude l’edizione di debutto con un Mario Lavezzi in grande spolvero, a ruota libera sul palco del Teatro Comunale di Pietrasanta. Il cantautore milanese si è raccontato a cuore aperto e ha ripercorso i momenti più belli della sua carriera emozionando tutto il pubblico in platea. E’ stato un viaggio all’indietro, un lungo flash back negli anni d’oro della musica italiana, una serata perfetta a conclusione una straordinaria rassegna amarcord, organizzata e prodotta da Franca Dini in collaborazione con Comune di Pietrasanta e Fondazione Versiliana. Alla conduzione il poliedrico Gene Gnocchi che, con la sua ironia, ha regalato gag esilaranti per un mix di commozione e divertimento. Uno show in tre appuntamenti dallo sviluppo non calcolato, con l’accostamento improbabile del ciclone Gnocchi a grandi artisti come Bobby Solo, Marco Masini e Mario Lavezzi. Un “esperimento” che potrebbe avere strascichi imprevisti: Bobby e Gene avrebbero già chiesto a Franca Dini di organizzare una tournee e chissà che non ne nasca un’insolita accoppiata teatrale.

L’ultima “puntata” dello show si è aperta con il monologo di Gene Gnocchi che, nel suo salotto atipico, ha accolto un Mario Lavezzi pronto allo scherzo, con tanta voglia di condividere un trascorso personale ricco di successi, una storia lunga cinquant’anni che abbraccia il periodo migliore della nostra musica, quello in cui erano i testi a decidere il successo di una canzone. Lavezzi è stato uno dei primi autori italiani a percepire il cambiamento sinfonico che, a partire dai Beatles passando per i Procol Harum, aveva coinvolto tutta la scena musicale d’oltremanica. “Uscito dai Camaleonti per adempiere al servizio di leva – ha ricordato l’autore milanese – ho continuato a scrivere brani musicali e i miei testi hanno avuto fortuna”. Lavezzi ha parlato della grande amicizia con Mogol e anche della sua vita personale. Non sono mancati gli spunti polemici sul mondo della canzone di oggi e sul Festival di Sanremo, con riferimento alla petizione firmata a Milano dai più noti cantautori e da tantissimi addetti ai lavori. Un’intervista a tutto tondo, spezzata dai brani indimenticabili scritti da Lavezzi: “La luna bussò”, “Insieme a te”, “In alto mare”, “Varietà”, “Il mio canto libero” per concludere con il capolavoro “Vita”, portata al successo dal duo Dalla – Morandi.

Sul palco è salito anche il giovane cantautore di Benevento, Gianfrancesco Cataldo, vincitore di Musicultura 2016, che ha portato in sala una ventata di freschezza con i pezzi “Mannaggia a te” e “Professore”, quest’ultimo eseguito con Lavezzi in un duetto nord – sud, che è stato un momento di grande spettacolo.

Presente in sala il vice sindaco Daniele Mazzoni, che dal palco ha voluto ringraziare Franca Dini per essere stata capace, negli ultimi cinque anni, di portare a Pietrasanta spettacoli e artisti di alto profilo organizzando eventi a costo zero per l’amministrazione. Inaspettato finale  di “karaoke”, con Lavezzi, Cataldo, Gnocchi, Franca Dini e il vicesindaco Mazzoni che hanno intonato insieme al pubblico “La canzone del sole” dell’indimenticato Lucio Battisti. La manifestazione è sostenuta da numerosi sponsor: Pardini Manifatture Camaiore, Audi Center Fratelli Terigi, Reale Mutua, Azimut Lucca e Pietrasanta, Cantalupi Lighting Viareggio, Ristorante Filippo, Enoteca Marcucci, Ristorante Il Posto, l’Officina, Gabriele Salani, Bar Pietrasantese, Ristorante Franco Mare, Bagno Piero, Riccardo Corredi, Bar Duomo, Hotel Mondial.

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Mario Lavezzi pietrasanta show teatro comunale

ultimo aggiornamento: 05-05-2017


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