HANNO SEMPRE avuto qualcosa di epico e di straordinariamente adrenalinico le sfide playout salvezza degli ultimi venticinque anni di vita (calcistica) del calcio bianconero viareggino: molti sorrisi ma anche lacrime amare. E nell’avvicinarsi alla sfida senza appello di domenica prossima sul campo di Sarzana contro la Fezzanese diventa quasi un obbligo sfogliare l’album dei ricordi per esorcizzare le pagine nere e trovare motivi di orgoglio per accompagnare le speranze dei ragazzi di Carlo Bresciani.

IL PRIMO PLAYOUT della storia bianconera è nel segno del Tempio: stagione 1997-98 serie C2, in panchina Francesco Buglio. Andata in Sardegna, sconfitta per 1-0: ritorno ai ‘Pini’. Per il migliore piazzamento ottenuto nel corso della stagione regolare al Viareggio è sufficiente vincere. Ma la partenza è in salita: vantaggio ospite con Varchetta. I bianconeri sbandano ma nella ripresa in due minuti rovesciano il risultato con Bonuccelli (uno dei più bei gol della storia del ‘Condor’: sforbiciata dal limite dell’area) e Carsetti su rigore. Ma il Tempio non ci sta. E con Burrotzu pareggia. I ‘Pini’ prima ammutoliscono poi spingono i bianconeri al successo con il gol decisivo del difensore Doni di testa su calcio d’angolo: 3-2, una partita vietata ai cardiopatici.

SI PASSA alla stagione 2000-2001 cominciata con tante speranze (in avvio di stagione in panchina c’è Rino Lavezzini) e finita ai playout con il Russi: il Viareggio rispetto ai romagnoli è peggio piazzato e gioca la prima partita in casa. E’ la gara perfetta: 3-0 con doppietta di Muoio e singolo di Giallolombardo. Al ritorno ci sono ugualmente i brividi perché i bianconeri si vengono a trovare sotto per 3-1 ma nel finale Sansovini trova il 3-2 della sicurezza. L’anno dopo invece arriva il patatrac, anticamera del progressivo sfilacciamento societario: ai playout – in panchina ci sono ancora Massimiliano Maddaloni e Francesco Bertolucci – con la Valenzana. 2-2 all’andata in Piemonte (a segno Bonuccelli e Re David) ma incredibile capitombolo nel finale (0-2) maturato negli ultimi tre minuti di gioco: addio al professionismo. E non va meglio l’anno dopo in serie D contro il Vado Ligure meglio piazzato: vittoria per 1-0 all’andata (gol di Mannini) e sconfitta per 2-1 al ritorno. All’inizio di giugno, la società sparisce: ripartirà dall’Eccellenza con il progetto Esperia.

NELL’ALTALENA fra campionati dilettanti e professionisti, si arriva agli anni d’oro (per i risultati ottenuti e per la valorizzazione dei giovani) della presidenza di Stefano Dinelli: in serie C2, stagione 2007-2008, i playout arrivano al termine di una stagione caratterizzata da un avvio di stagione convicente e da un periodo di appannamento che coincide con l’infortunio (e il lungo stop) del ‘Condor’ Bonuccelli: nel finale di stagione, la punta torna in campo e lascia il segno (è il suo ultimo gol con la maglia del Viareggio, considerando campionato e playout) nella gara di andata con la Viterbese (1-0). Al ritorno, 2-1 per i bianconeri dopo lo svantaggio iniziale, con reti di Di Paola e Fusi. Fra i pali c’era Andrea Carpita. Ma sono i playout della serie C1 che regalano partite spettacolari senza esclusioni di colpi: nel 2009-2010, con la Paganese, 1-1 all’andata in Campania (gol bianconero di Caturano) e stesso risultato al ritorno (rimonta bianconera con Guadalupi), oltre al provvidenziale salvataggio sulla linea al quinto minuto di recupero di Barsotti. La partita venne giocata a Livorno perché lo stadio dei Pini-Bresciani non era in regola con le norme di sicurezza (su questo aspetto ci sarebbe da scrivere un libro…pieno di veleno). L’anno dopo, il Viareggio gioca ancora i playout contro il Cosenza ma è peggio piazzato della formazione calabrese: all’andata i bianconeri vincono 3-1 con una tripletta di Bocalon; al ritorno si difendono con ordine e nel finale Samuele Pizza trova il gol dell’1-0 che consente non solo alla giovanissima formazione bianconera allenata da Beppe Scienza di salvarsi e di uscire dallo stadio fra gli applausi.

E SI ARRIVA all’ultimo playout: il più bello perché ad un certo punto della stagione sembrava tutto perduto, con l’ultimo posto che chiamava i bianconeri… Poi l’arrivo di Stefano Cuoghi e soprattutto l’esplosione di Simone Zaza fecero decollare i bianconeri: ai playout, 1-0 in trasferta sul campo del Monza (gol di D’Onofrio) e 4-1 al ritorno dopo l’iniziale svantaggio con reti di Cristiani, Pellegrini e doppietta di Zaza in una delle partite più belle e spettacolari mai disputate allo stadio dei Pini-Bresciani.

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ultimo aggiornamento: 21-05-2017


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