“Il nuovo sistema di raccolta differenziata con modalità porta a porta non funziona minimamente: per accorgersene, basta fare un giro per la città.- questo ciò che sostiene il PD di Viareggio.-” La tanto sbandierata strategia rifiuti zero, che condividiamo, se gestita in questa maniera rischia di essere controproducente e di fornire un’immagine ancora più negativa della nostra città. La Passeggiata tutti i giorni è piena di bidoncini colorati che ad ogni angolo, da una parte o dall’altra delle attività commerciali, accolgono turisti e residenti. Sono spesso strapieni e maleodoranti e non sono certo un bel biglietto da visita per Viareggio. Si poteva fare in un altro modo? Noi crediamo di sì. Alcuni suggerimenti li avevamo dati, ma è chiaro che la competenza presunta è troppo “smisurata” per poter solo immaginare di ascoltare i suggerimenti. La Darsena- continua Pd Viareggio- con le cosiddette isole ecologiche di prossimità è diventata la zona di raccolta dei rifiuti di tutta la città che non vuol fare la differenziata. Tutto ciò era largamente prevedibile, in una città dove si fa il porta a porta ovunque, non ha più alcun senso mantenere in un solo quartiere questa modalità di raccolta. Al Varignano perdurano le annose difficoltà ed in alcune zone si formano degli accumuli di rifiuti spaventosi che sono molto pericolosi dal punto di vista sanitario. In centro nella zona turistica e commerciale della città, c’è la situazione più drammatica visto che sono stati ridotti i passaggi e non si è trovata nessuna soluzione per coloro che vengono a Viareggio solo durante il fine settimana e che si trovano costretti a lasciare tutti i loro rifiuti fuori dalle abitazioni di domenica sera. C’erano anche qui delle soluzioni a portata di mano ma siccome non si ascolta nessuno e si va avanti con gli slogan ad effetto ed i presunti Miracoli che risolvono tutto, non si è voluto affrontare la situazione.
Conclusione- afferma il segretario comunale PD Viareggio- ci troviamo in questa situazione intollerabile, in piena stagione turistica senza che ci sia da parte dell’amministrazione alcun segnale di modifica delle scelte fatte in questo settore.”
