Entro fine anno saranno noti gli indici di rischio sismico di tutti gli edifici scolastici comunali, del Municipio e del Palazzo Mediceo di Seravezza e del Palazzo Civico di Querceta e si avranno indicazioni precise riguardo agli interventi eventualmente necessari per innalzarne il livello di sicurezza.

Sono in corso di esecuzione, infatti, gli studi e i saggi commissionati dall’Amministrazione Comunale per la verifica della vulnerabilità sismica degli edifici cosiddetti “strategici e rilevanti”: undici fabbricati sparsi su tutto il territorio comunale sottoposti in queste settimane ad approfonditi screening per descriverne le caratteristiche strutturali ed evidenziarne eventuali punti deboli.

«Vogliamo conoscere il grado di affidabilità sismica di scuole e palazzi pubblici in cui centinaia di persone, soprattutto giovani, trascorrono gran parte delle loro giornate», dichiara il sindaco Riccardo Tarabella facendo il punto della situazione sull’analisi tecnica in corso. «Con molto pragmatismo, investiamo quindi in sicurezza, confermando una delle strade maestre della nostra azione amministrativa, quella che punta alla protezione dei cittadini».

Lo studio di vulnerabilità sismica in corso rientra nel quadro complessivo degli interventi di straordinaria manutenzione del patrimonio comunale seguiti in prima persona dall’assessore Giuliano Bartelletti e dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale ingegner Roberto Orsini. Lo studio comporterà una spesa di 150 mila euro, coperti da un mutuo. La gran parte (circa 133 mila euro) saranno destinati alle indagini dirette sugli edifici; il resto sarà accantonato per indagini geologiche. Otto i tecnici al lavoro: l’architetto Nicola Gallo per Palazzo Mediceo, l’ingegner Riccardo Feliciani per il Palazzo Civico di Querceta, l’ingegner Giovanni Buratti per il Municipio, l’ingegner Michele Silicani per la scuola primaria “Frediani” e per la scuola d’infanzia “Delatre” di Seravezza, l’ingegner Federico Musetti per le scuole d’infanzia “Munari” di Querceta-Ranocchiaio e “Salvatori” di Basati, l’ingegner Giacomo Caramelli per l’edificio che ospita la media “Pea” e l’asilo “Collodi” (con relativa palestra) a Marzocchino, l’architetto Guido Bascherini per le scuole primarie “Calvino” di Ripa e “Rodari” di Querceta-Frasso, l’ingegner Brunello Consorti per la primaria “Don Milani” di Querceta-Marzocchino.

«Per un Comune come il nostro investire 150 mila euro solo per realizzare gli studi non è cosa di poco conto ed è testimonianza concreta della volontà di questa Amministrazione di lavorare sulla valorizzazione e sul consolidamento del patrimonio comunale, con un occhio di riguardo alla protezione dei cittadini», dichiara l’assessore Giuliano Bartelletti. «Ci siamo posti su un cammino impegnativo, che quasi certamente non si esaurirà con queste verifiche, ma che proseguirà in futuro con interventi tesi ad innalzare il livello di sicurezza degli immobili. A questo si affiancano altre attività, come gli interventi di efficientamento energetico che approderanno presto in consiglio comunale e le manutenzioni straordinarie dei parchi giochi per bambini, già realizzate con una spesa di 10 mila euro, tese a migliorare le dotazioni strutturali e i servizi resi dal Comune ai cittadini».

L’incarico affidato agli otto professionisti consiste nella redazione della documentazione tecnica necessaria per le verifiche di vulnerabilità sismica da depositare presso il Genio Civile ai sensi della legge regionale 58/2009. Nel dettaglio, i tecnici prenderanno atto della consistenza strutturale degli immobili, realizzeranno o integreranno il rilievo strutturale, costruiranno il modello strutturale e metteranno a punto la relazione di calcolo con indicazione della normativa di riferimento e del codice di calcolo utilizzato, consegneranno una relazione generale contenente l’analisi storico-critica della documentazione relativa alla costruzione dei fabbricati e dei successivi interventi eseguiti, l’individuazione delle eventuali carenze in grado di influenzare significativamente la vulnerabilità, la proposta di massima di interventi utili alla riduzione dell’Indice di Rischio Sismico.

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