Illustrata a Sant’Anna di Stazzema l’opera di Gianni Moretti dedicata ad Anna Pardini , prodotta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa

Ricordare la strage di Sant’Anna di Stazzema attraverso l’arte, con un progetto che coinvolga i giovani, gli studenti di ogni età, la comunità, i superstiti. Una memoria diffusa, che travalichi i confini fisici dello spazio e quelli immateriali del tempo, trasformandosi in esperienza collettiva.

Anna – Monumento all’Attenzione: è questo il titolo del progetto di Gianni Moretti prodotto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo-Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, un monumento fatto di 26.634 punti, un’installazione ambientale lunga chilometri che si svilupperà lungo la mulattiera che collega Valdicastello con Sant’Anna di Stazzema.

I punti rappresentano i giorni di vita che avrebbe vissuto Anna Pardini se fosse ancora viva: infatti Anna venne uccisa il 12 agosto 1944, a soli venti giorni di età.

“Ogni punto è un elemento dorato”- ha spiegato l’artista- ” che emerge sulla superficie del sentiero con piccole semisfere dorate di 4 cm di diametro che saranno piantati, come un fiore, lungo il percorso: nella terra, tra le pietre, nell’erba.

Giorno dopo giorno si costruirà un flusso diffuso che correrà lungo la mulattiera per proseguire fino a valle, mosso e irregolare come un fiume. Si pensi alla linea continua dell’esistenza, una sola linea che corre ininterrotta su qualsiasi superficie”. A realizzare l’opera saranno coinvolte le persone. “Chiunque potrà contribuire a realizzare il munumento”- prosegue Moretti. “Un intervento da realizzare aprendo un dialogo e una collaborazione con le scuole di ogni grado e indirizzo, associazioni, e ogni persona, di qualsiasi età e nazionalità. In questo modo il monumento sarà generato e mantenuto in vita da un’intera comunità, coinvolgendo ogni singolo partecipante non solo fisicamente ma anche attraverso la sua attenzione e immaginazione. Una collaborazione con i giovani, nella costruzione di un monumento sempre vivo e in crescita, come la comunità che lo accoglie”. Ogni anno saranno aggiunti 365 punti, per un’opera in divenire che vedrà modificarsi di continuo forma ed occupazione spaziale.

Il progetto dell’artista Gianni Moretti, è prodotto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, ed è stato illustrato mercoledì 26 luglio nei locali del Museo Storico di Sant’Anna di Stazzema alla presenza del Soprintendente Dott. Luigi Ficacci, il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il sindaco di Camaiore Alessandro del Dotto, l’ing. Alessandra Mazzei in rappresentanza del comune di Pietrasanta, l’artista Gianni Moretti, il dott. Massimo Giovanardi titolare della Giovanardi spa partner del progetto.

“Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha un Piano per l’Arte Contemporanea”- ha spiegato il Soprintendente Dott. Luigi Ficacci- “con il quale si prevede la produzione o la realizzazione opere d’arte. Nel 2016 la Soprintendenza ha presentato il progetto di Gianni Moretti che è stato inserito nel Piano dal Ministero. Ha come oggetto la realtà delle comunità e l’idea è di trasformarlo da iniziativa ministeriale a progetto collettivo fra Istituzioni Statali, Comuni e altri soggetti come scuole e istituzioni. La materia di cui è costituita l’installazione ambientale sono le persone che vi contribuiranno: studenti di tutte le età, persone della comunità, testimoni. La materia costitutiva del progetto è dunque umana”.

Un ruolo decisivo per lo sviluppo dell’opera è stato  quello dell’azienda Giovanardi Spa che produrrà gli elementi dell’installazione. L’artista, insieme all’azienda, ha sviluppato il design concependolo come un elemento che si integri con la natura circostante e che ne possa essere anche assorbito. Dapprima avrebbe dovuto essere un chiodo, poi l’idea si è evoluta andando a rappresentare un fiore, un cardo. “Grazie al know how della Giovanardi s.p.a. e alle proposte fattemi”- prosegue Moretti- “ho potuto vedere l’oggetto iniziale sotto una nuova veste: non più un chiodo ma un’efflorescenza, un bulbo, un fiore da piantare a terra e di cui è visibile solo una piccola parte, il resto è conficcato e nascosto nel terreno. C’è stato un passaggio fondamentale: dall’idea di “piantare” un chiodo a quella di “piantare” un fiore: il medesimo verbo ma con due accezioni diverse, direi antitetiche. Ne è seguita una ricerca sui fiori e le loro simbologie per approdare al cardo, la cui forma e significato raccolgono e racchiudono in pieno il senso del mio intervento”. Il cardo è l’elemento di una leggenda tedesca. ” Un’antica leggenda tedesca racconta che nel luogo dove era stato commesso un omicidio ogni giorno a mezzogiorno sarebbe cresciuto un cardo dalla forma che ricordava una persona; non appena il cardo ne avesse assunto la forma completa con braccia, gambe e dodici teste umane, sarebbe scomparso. Un giorno un pastore con un bastone passò a mezzogiorno nel luogo dove cresceva il cardo ed il suo bastone si carbonizzò ed il braccio che reggeva il bastone si paralizzò. La simbologia cui allude questo racconto fa assumere al cardo il significato del sole, come avviene in molte altre leggende dell’Est Europa per le quali il cardo mariano è una pianta solare”.

Piena condivisione e sostegno per il progetto sono stati espressi da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Il prossimo impegno sarà estendere la partecipazione ad altri Ministeri, scuole, associazioni, istituzioni. Da settembre partirà il percorso preparatorio e introduttivo alla realizzazione dell’opera con gli incontri e i workshop con le scuole del territorio; quindi dal mese di ottobre tutti coloro che vorranno potranno prendere parte all’installazione.

Sabato 5 agosto alle ore 16:30 a Sant’Anna di Stazzema, il Soprintendente Dott. Luigi Ficacci e l’artista Gianni Moretti consegneranno al Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema un’opera xerografica e a tecnica mista su carta velina che rappresenta l’installazione ambientale e che resterà esposta all’interno del Museo Storico di Sant’Anna.

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ultimo aggiornamento: 29-07-2017


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