Il 15 giugno si è tenuto un incontro tra il Presidente della provincia (e sindaco) di Pisa Marco Filippeschi in qualità di presidente dell’UPI Toscana (Unione province toscane) e una delegazione del Partito Comunista Italiano in rappresentanza del Comitato Regionale.

L’incontro è stato chiesto dal PCI per affrontare il grave problema dell’assetto e del funzionamento delle amministrazioni provinciali e della città metropolitana di Firenze.

La delegazione del PCI ha sollevato un primo problema di natura costituzionale che dopo il risultato del referendum dello scorso 4 dicembre è diventato insostenibile: le province rimangono, e con deleghe pesanti, senza tuttavia che i cittadini possano scegliere i propri rappresentanti nell’istituzione e senza che a tali enti siano state restituite le risorse necessarie per l’esercizio delle proprie funzioni.

Oggi, infatti, le province non hanno in bilancio le risorse necessarie né per gli investimenti né per le manutenzioni nelle scuole e sulle strade. Molti edifici scolastici sono  in situazioni critiche e necessitano interventi urgenti di manutenzione, consolidamento strutturale, adeguamento impiantistico; è necessario intervenire sulle aule e sugli spazi dedicati agli studenti per rispondere a nuove esigenze didattiche e per migliorarne la vivibilità e la sicurezza.

Le strade provinciali sono a tratti sconnesse e rischiano di diventare pericolose per la mancanza di manutenzione del manto stradale e delle pertinenze. Anche il personale dipendente è male utilizzato ed organizzato.

A seguito della retrocessione a ente di secondo livello, i consiglieri provinciali sono consiglieri comunali, ed i presidenti sindaci: ciò costringe gli amministratori ad un doppio impegno, alternandosi tra problematiche ed Enti di varia natura e vario livello, con un’oggettiva difficoltà a seguire con la dovuta continuità e attenzione tutti gli aspetti legati alla gestione della cosa pubblica.

Rispetto a questa rappresentazione il Presidente Filippeschi ha concordato sulle questioni poste responsabilmente e nel merito dal PCI. L’impegno che è stato preso unanimemente dalle parti è quello di adoperarsi, ognuno per il proprio ruolo, per sollecitare  tutti i livelli istituzionali (Sindaci, Regione, Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica) per un rapido superamento dell’attuale condizione che provoca notevoli disagi e situazioni di potenziale pericolosità per la cittadinanza.

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marco filippeschi PARTITO COMUNISTA province

ultimo aggiornamento: 04-08-2017


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