“La recente nomina di Chiara Raffaelli come amministratore unico della Pluriservizi presenta criticità sotto diversi punti di vista”: lo afferma Giampaolo Bertola, capogruppo “Il futuro nelle radici”, assieme ai consiglieri di Forza Italia e Lega Nord.

“Anzitutto il Sindaco Del Dotto ha deciso di sostituire il precedente consiglio di amministrazione, che era gratuito, con un amministratore unico retribuito. Quale giustificazione viene invocato il decreto Madia, che in realtà con questa scelta viene mistificato. È vero, infatti, che la norma lascia la facoltà di scegliere tra un organo collegiale e uno monocratico, ma questa opzione deve essere motivata da criteri economici. Nel caso Pluriservizi si è passati da un cda gratuito a un amministratore retribuito: dov’è la convenienza economica? Lo stesso decreto Madia prevede anche un organo di revisione obbligatorio, che avrebbe dovuto essere nominato già dallo scorso settembre; ma come al solito il Primo Cittadino usa norme e leggi a proprio piacimento: questa mossa gli ha consentito di lasciare invariato l’intero compenso dei componenti del collegio sindacale, anziché dividerlo con l’organo di revisione.”

Notevoli perplessità anche per la scelta dell’amministratore unico, che è contra legem: Chiara Raffaelli è infatti incompatibile per aver svolto l’attività retribuita di presidente del collegio sindacale negli scorsi tre anni, incarico costato 18.000 euro. Il nome in questione, inoltre, era già uscito per ben due volte sulla stampa locale ancora prima che fosse pubblicato il bando di selezione: è questa la tanto sbandierata trasparenza del Sindaco Del Dotto?

Su questi temi è già stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica e una segnalazione ad Anac, per chiedere una verifica di tutte le eventuali illegalità e incompatibilità.

“Di fatto sono stati confermati ai vertici della società gli stessi soggetti che hanno condiviso quella gestione che ha chiuso il 2016 con circa 100.000 euro di perdite – conclude Bertola – È bene ricordare, infatti, che nonostante i due costosi piani industriali e la fantomatica operazione di transazione con il Comune per un milione e mezzo di euro, la Pluriservizi è ancora in perdita. Quanto ancora costerà ai cittadini questa ottusa gestione del Sindaco Del Dotto?”

 

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