In questi giorni si è alzata una discussione molto accesa sui social a seguito della decisione del supermercato PAM di Viareggio di vietare di portare animali all’interno del punto vendita.
Su Facebook si è scatenata la bagarre fra chi è favorevole e chi è contrario.
I sostenitori del SI dicono che i lori amati Cani sono più puliti di certe persone e che non capiscono il perché si debba vietare l’ingresso a Fido dato che è uno di famiglia.
Puntano il dito su altri comportamenti scorretti dei clienti che dovrebbero essere sanzionati prima di pensare a vietare l’accesso agli animali come il toccare frutta e verdura senza guanti o entrare con abiti sporchi o non decorosi.
I sostenitori del NO affermano che un animale domestico non può garantire l’igiene all’interno di un supermercato perdendo peli che possono finire sui generi alimentari o peggio ancora fare bisogni all’interno del punto vendita, oltre a non sapere se ha tutte le profilassi in regola.
Insomma, un cane, seppur amato da tutti e consderato “uno di famiglia”, non può essere equiparato ad una persona e dover fare tutto quello che il padrone fa.
Ci sono anche posizioni indifferenti, ma che comunque non capiscono perché un animale debba essere portato a fare la spesa.
Il supermercato PAM indica la ragione della sua scelta nel regolamento 852/2004, quello che tutela la salute e l’igiene alimentare, quello dell’HACCP per intendersi.
Se dovessero essere riscontrate anomalie sugli alimenti di varia natura (cattiva conservazione, temperature non corrette, ecc.), compresi peli o fluidi animali a seguito di un controllo, le multe potrebbero essere davvero salate che potrebbero arrivare anche alla sospensione della licenza.
Di tutt’altro avviso il punto vendita CONAD di Massarosa che punta anche sull’entrata dei nostri amici animali per attrarre la clientela.
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