“Come abbiamo avuto modo di dire a fatto avvenuto, la cena fra il nostro Segretario nazionale e il Sindaco di Pietrasanta non è stata accolta positivamente dai nostri iscritti e dagli organi dirigenti a livello locale.” A scrivere è Antonio Orsucci, Segretario comunale Partito Democratico Pietrasanta.

Continua l’intervento: “Sia chiaro, in vacanza chiunque ha il sacrosanto diritto di rilassarsi e anche un segretario nazionale di partito non è obbligato ad incontrare i dirigenti delle sezioni locali della sua compagine di ogni singola città che visita da turista o in un momento di relax.

Le ragioni del nostro rammarico per la cena sono altre e abbiamo provveduto a comunicarle a Renzi tramite una lettera che abbiamo consegnato al sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, in occasione dell’incontro fra quest’ultimo e il nostro Segretario, e che sappiamo essere giunta al destinatario.

Abbiamo spiegato il nostro lavoro in Consiglio comunale e sul territorio, e le difficoltà dei nostri iscritti a comprendere le ragioni di quella che sulla carta è comunque solo una cena fra un segretario nazionale che da Primo Ministro si è speso, per esempio, per il recupero di 200 corpi in mare per dare loro una degna sepoltura e un sindaco che a livello locale ha chiuso le porte dell’accoglienza, oltretutto mettendo così in difficoltà anche i suoi colleghi sindaci; per non parlare della militanza, fra le fila del nostro primo cittadino, di nostalgici del ventennio fascista, contrapposta a quanto il PD sta facendo in Parlamento con la proposta di legge dell’on. Fiano riguardo l’introduzione del reato di propaganda fascista.

Mentre ci chiediamo se la cena sia veramente stata digerita così facilmente come sembra negli ambienti del centrodestra locale, possiamo dire ai nostri militanti che il messaggio contenente le motivazioni del nostro sdegno ha avuto riscontro ed ha rappresentato un altro importante passo nel cammino del dialogo con i nostri vertici regionali e nazionali.

Non vogliamo comunque abbassare la guardia o adagiarci sugli allori, il lavoro da fare è ancora molto, ma non ci spaventa, semmai ci carica.

Siamo un grande partito e per questo motivo spesso oggetto di grosse contraddizioni, una delle quali è rappresentata dai personaggi ambigui, presenti anche a livello locale, che letteralmente usano l’appartenenza al Partito di cui risultano ufficialmente iscritti per trarne esclusivi vantaggi personali e poi magari, pur eletti, si “dimenticano” di finanziare il loro schieramento come prevede lo Statuto, o ancora tengono volentieri il piede anche in altre scarpe, così da essere sicuri di cascare sempre in piedi.

Se il nostro Segretario nazionale avrà l’occasione di leggere anche queste righe, ci permettiamo umilmente di suggerire che talvolta liberarsi di sostenitori che, alla luce dei fatti, lo sono solo sulla carta, magari porta qualche sponsor in meno, ma un po’ di reale consenso in più.”

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