A Massarosa si pensa subito alla caccia all’untore, chi ha diffuso notizie, chi è l’infedele, chi è il delatore piuttosto che fare provvedimenti che siano meno appetibili a livello comunicativo per Striscia la Notizia.

Nella giornata di giovedì 28 settembre una troupe di striscia la notizia con la brava e bella giornalista Chiara Squaglia ha fatto visita a Massarosa che periodicamente da grandi soddisfazioni al TG satirico di canale cinque
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Il sindaco Franco Mungai ha subito pensato di commentare puntando il dito sui cittadini che invece di aspettare la sentenza del TAR hanno chiamato Striscia la Notizia:

“Ieri a Massarosa si è presentata una troupe di “Striscia la Notizia” per girare un servizio sui “passi carrabili”. Gli inviati del telegiornale satirico di Canale 5, accompagnati da alcuni esponenti del Comitato Passi Carrabili e dal solito consigliere (il sindaco non lo chiama nemmeno più col suo nome), hanno fatto un giro sul territorio per raccogliere immagini e per fare interviste – dichiara il sindaco Franco Mungai.

“Resto sbalordito dall’ennesima scorrettezza del Comitato Passi Carrabili e dal solito consigliere, che a distanza  di un anno, in maniera del tutto strumentale e propagandistica, risollevano una polemica che, a questo punto, dovrebbe trovare soluzione esclusivamente in altre sedi alle quali essi si sono rivolti: le aule di tribunale”.

“È inutile nascondere infatti che le fila del Comitato sono tirate più o meno da quelle solite persone, ben identificabili politicamente a destra, – continua Mungai – per cui ogni pretesto è buono per far polemica o sollevare vespai, vedi anche la “pseudo” marcia per la sicurezza che in realtà – al netto dei cittadini che vi hanno partecipato in buona fede – è stata un pretesto per Forza Nuova, la destra e Casapound solo un pretesto per attaccare l’amministrazione”.

Il comitato dei cittadini non è fatto di persone serie e civili

“Siamo in attesa che il TAR si pronunci nel merito ed emetta una sentenza per stabilire chi ha ragione e chi ha torto e il Comitato, che ha proposto il ricorso, anziché attendere la fine del processo, come fanno di solito le persone serie e civili, si è rivolto a Striscia la Notizia per il solo gusto, non c’è altra spiegazione, di continuare a fare clamore insieme al quel fido consigliere comunale che, come noto, si butta a capofitto, raccontando menzogne e castronerie, su qualsiasi cosa possa farlo apparire sui giornali o sui social. Siamo quindi di fronte ad una sorta di tentativo – peraltro non ammesso – anomalo quanto bizzarro di esercizio autonomo delle proprie ragioni, dopo che sono stati essi stessi a chiedere che sia la giustizia a dire la sua.

Non che in questo anno il Comitato, a giudizio – continua il sindaco Mungai – ancora pendente, non abbia perso occasione di inscenare folcloristiche proteste, ma con questa si è superato nella fantasia facendo così venire a galla definitivamente – anche se non ce n’era bisogno – quello che è  il suo vero intento, che con i passi carrabili e con il bene e gli interessi della comunità non ha niente a che fare”.

Passi carrabili, un provvedimento solo per far cassa

Forse – dicono i cittadini – sarebbe stato meglio che fosse stato il Comune che rappresenta tutti noi ad aspettare la sentenza del TAR prima di far pagare questo ulteriore balzello e impegnare la polizia municipale per fare accertamenti e multe invece che – visto che il corpo municipale è anche sotto organico – far fare loro servizio di sicurezza e controllo del territorio.
Evidentemente, come ha detto il solito consigliere, la situazione è così compromessa dal punto di vista economico che il nostro “Sceriffo di Nottingam” ha bisogno di più tasse.

Il comune di Massarosa vicino al tracollo finanziario a causa (probabilmente) di scelte sbagliate, ha pensato bene di far cassa con la vicenda dei passi carrabili attraverso la quale pensava di incassare alcune centinaia di mila euro.
Ad oggi ha incassato solamente 100 mila euro circa, dalle quali vanno tolte le spese per i cartelli, quelle per la comunicazione e stampa del materiale informativo, per i controlli e per il personale distolto da altri compiti.
Il comune per massimizzare le entrate dal provvedimento ha visto bene di assimilare al patrimonio pubblico anche alcune strade ad oggi private non considerando che ora su queste strade la manutenzione sarà a carico dell’Ente.
Di pochi giorni fa la notizia che già due strade sono state chiuse, si dice, per mancanza di fondi per la manutenzione. Su una strada che si chiama Via Buia, se lo dovrebbero aspettare che un intervento sull’illuminazione andrà fatto!
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Quindi alla fine si faranno arrabbiare tutti i cittadini – non solo quelli del comitato – senza aver ottenuto quanto sperato e aumentare nel lungo periodo i costi di manutenzione stradale.

Si cerca l’untore su ogni vicenda

Tanti sono i provvedimenti contestati in questi anni, ma invece di riflettere sulla bontà della scelta ci si preoccupa di capire di chi è la colpa della fuga di notizie in una vera e propria caccia all’untore.

C’è striscia la Notizia? Chi li ha portati?
L’autorità anti corruzione chiede 2 milioni di euro di danno erariale? Chi ha passato il documento alla stampa?
Si protesta sulle Sagre? Chi è l’infedele che fa parte del complotto?
Le associazioni sportive non partecipano all’assegnazione degli impianti? Ci vogliono screditare.
I conti non tornano? È colpa dei cittadini che non pagano!

Un’amministrazione deve fare scelte, le deve saper sostenere, portare avanti e su quelle ripresentarsi al cospetto degli elettori senza dare la colpa sempre a qualcuno e qualcosa.

Chi è il Solito Consigliere?

Abbiamo scoperto che il “Solito consigliere” si chiama Alberto Coluccini e in questi anni ha portato avanti battaglie non sempre condivise e condivisibili contro una maggioranza granitica e allineata degna dei Soviet.
È giusto chiamarlo il “solito consigliere” perché Massarosa vede un’opposizione inconsistente e impreparata e tante volte fisicamente assente dove nessun’altro ha saputo dargli una mano o portare avanti istanze e provvedimenti, fare proposte incisive.
Tutti a ruota coperti dal vento – si direbbe in termini ciclistici – ad aspettare la volata del 2019 visto che Coluccini non ha una squadra “Nazionale”.
Addirittura c’è chi ha cambiato gruppo consiliare con la motivazione di far crescere un partito nazionale non presente nell’assise comunale, ma le istanze fatte dagli altri consiglieri di minoranza sono state veramente poche e senza memoria in questi ultimi anni.
La nascita di un comitato cittadino per ogni protesta contro i provvedimenti della maggioranza è la prova palese di quanto sopra detto e dell’assenza della politica

 

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ultimo aggiornamento: 30-09-2017


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