È notizia di questi giorni la vicenda di un anziano di Camaiore costretto ad attendere quasi due anni per un esame diagnostico urgente relativo ad una patologia vascolare: primo posto disponibile, ottobre 2019 a Cecina, circa 90 chilometri da casa. Questo episodio è uno dei tanti che testimoniamo come la sanità toscana abbia un problema enorme, che è quello delle liste d’attesa.

“Nella sanità toscana abbiamo un problema enorme che è quello delle liste d’attesa. I tempi troppo spesso sono diventati insostenibili con la conseguenza di spingere, chi se lo può permettere, a rivolgersi al privato. Questo è uno dei segnali più evidenti del fallimento della riforma sanitaria regionale, che ha portato a un’organizzazione dei servizi sbagliata e sballata”. Così Marco Sabatini e Daniela Lastri di Sinistra Italiana commentano l’ultimo episodio balzato alla cronaca, un anziano di Camaiore costretto ad attendere quasi due anni per un esame diagnostico urgente relativo ad una patologia vascolare: primo posto disponibile a Cecina, circa 90 chilometri da casa, nell’ottobre 2019.

“È inammissibile che il diritto alle cure possa trasformarsi in un calvario. Attese tanto lunghe non sono degne di un Paese civile, a maggior ragione se coinvolgono le fasce più deboli della popolazione. E così un numero crescente di persone sarà costretto ad andare in strutture private, con una sanità pubblica che rischia di diventare di serie B. Servono invece investimenti per cambiare la rotta, anche perché gli ultimi dati del Censis mostrano come sia ormai un’emergenza nazionale con ben 12,2 milioni di italiani che rinunciano a curarsi per ragioni economiche. E se il pubblico non funziona, il privato ringrazia e va a gonfie vele, visto che nel 2016 sono stati spesi oltre 37 miliardi di euro”.

 

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“Liste d’attesa lunghissime, due anni per un ecodoppler”

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