La casa della salute sarebbe un intervento utile per Massarosa, ma ancora una volta il Sindaco, la giunta e la maggioranza si dimostrano estranei alle regole e alla corretta gestione della cosa pubblica.
L’aspetto veramente grave e inquietante è che la maggioranza è uscita sulla stampa attaccando la minoranza cattiva perché non vuole la Casa della Salute, ma la realtà dei fatti è ben diversa.
Questo importante intervento, ben visto anche da me e dalla minoranza tutta, non è menzionato in nessuno degli atti presentati e votati in consiglio comunale.
Quello che realmente c’è scritto negli Atti è la sola vendita del magazzino Comunale tramite bando di gara pubblica al miglior o migliori offerenti anche a lotti separati per allargare il più possibile il numero degli interessati all’acquisto, visto che il precedente bando è andato deserto.
In consiglio comunale si è votato solamente la vendita ad un prezzo nettamente al di sotto di quello congruo lo stabile che ospita il magazzino comunale.
La destinazione d’uso dell’area secondo quanto descritto dal recente regolamento urbanistico approvato lo scorso luglio è F2, vale a dire Impianti e atttrezzature sportive, questo significa che la stima del fabbricato e delle pertinenze sono state fatte per legge seguendo quello che prevede lo strumento urbanistico.
COSA SIGNIFICA?
Significa che chi dovesse acquistare il magazzino comunale potrebbe realizzarci solamente un impianto sportivo o qualcosa attinente allo sport.
Speriamo che ci siano molti imprenditori legati alle attività sportive interessati a fare “una palestra”, ma la cosa più normale vuole che, chi acquista voglia realizzarci altro, ad esempio La Casa della Salute e magari con i volumi residui spazi direzionali.
Nello stato di fatto, in primo luogo non ne avrebbe la certezza, dato che non è previsto nell’attuale piano di Alienazioni il cambio di destinazione d’uso per il fabbricato;
in secondo luogo, avere una diversa destinazione d’uso significa una stima del fabbricato diversa!
Inoltre acquistare senza garanzie di cambio di destinazione, sottoporrebbe l’acquirente ad essere ostaggio del consiglio comunale e dei tecnici che potrebbero opporsi per giusti motivi.
Il dato di fatto è che il comune di Massarosa va a vendere un bene della comunità di oltre 1400 metri quadrati per 6 metri di altezza su una superficie di 4000 metri quadrati comprese le pertinenze a 620.000 euro
Il sindaco ha dichiarato verbalmente che metterà un vincolo sulla vendita che preveda la sola realizzazione della Casa della Salute. Bene, il privato che acquisterà, dovrà fare in un secondo momento un accordo con la ASL che potrebbe anche non andare a buon fine.
Vorremmo che il sindaco ci spiegasse in quel caso cosa succederà: faremo al compratore una nuova variazione al regolamento urbanistico per altra destinazione, deremo indietro i soldi o riusciremo a far fallire anche questa azienda?
A questo punto visto che la documentazione ufficiale è questa, non mi risulta chiaro come possano Riccardo Brocchini del PD, Stefano Castelli di Noi per Massarosa e Leonardo Gilardetti di Sinistra Comune dichiarare che hanno votato per la realizzazione della “Casa della salute“.
Cosa altresì grave è che il Sindaco nella sua relazione al consiglio comunale parli già di tecniche e modalità costruttive per la ristrutturazione dell’immobile. Il mio auspicio è che l’abbia fatto per deformazione professionale e non perché ci siano già stati incontri interlocutori.
In mancanza di chiare risposte dei consiglieri di centrosinistra la questione assumerebbe aspetti e risvolti inquietanti, perché le gare pubbliche sono una cosa seria e si fanno con chiarezza, regole certe per tutti e perché vinca il migliore e non sono certo legali eventuali “accordicchi” già presi.
Mi pare che ancora una volta il centrosinistra si dimostri inadeguato e incapace a guidare Massarosa.
Visto che non c’è mai la volontà di ascoltare, ritengo grave quanto accaduto. Ho già provveduto a richiedere copia della registrazione del consiglio comunale e di tutti gli atti che provvederò ad inviare alla Procura della Repubblica.
Alberto Coluccini
consigliere comunale
