Uomini e paesaggi, città e deserti: il Mediterraneo offre allo sguardo di chi sa osservare un’infinità di variazioni sul tema, di scorci mistici, di civiltà. Variazioni che fino al 10 dicembre saranno in mostra a Lucca, nelle 9 location del centro storico, occupate dalle 24 mostre di Photolux Festival.

La dualità del Mediterraneo, inteso come spazio umano e non solo fisico, è tutta concentrata nelle mostre esposte a Villa Bottini, dove hanno trovato casa quattro allestimenti. Con la sua serie “Maroc”, Albert Watson ha condensato 39 giorni di viaggio, mostrando, attraverso un bianco e nero emozionante e caldo, la grazia, la gentilezza, l’accoglienza e il calore del Marocco.

Luoghi mistici e misteriosi che ritornano anche negli scatti di Bernard Plossu, uno dei super-ospiti dell’edizione 2017 della biennale internazionale di fotografia. Plossu indaga invece il mistero, la metafisica, i sogni: in “L’heure immobile. Métaphysique méditérranéenne” prendono vita luoghi deserti e fluttuanti, come in un quadro di De Chirico.

Diametralmente opposto è “Mediterranean. The continuity of man”: nelle sue immagini, Nick Hannes racconta il Mediterraneo degli uomini, dei villaggi vacanze, delle botteghe nelle città portuali, ma anche dei conflitti. Colori accessi, quasi urlati, raccontano l’altra faccia del mare nostrum: quella della quotidianità.

Allestita proprio nelle cucine di Villa Bottini, infine, “Il Mediterraneo tutto intorno” si presenta come un viaggio gastronomico lungo il nostro mare, realizzato con la collaborazione e a cura di Cook_Inc, rivista di gastronomia, cultura culinaria e vero manifesto della cucina creativa. Materie prime, ma anche ricette immortalate dai fotografi che collaborano con la rivista raccontano il mare attraverso i suoi prodotti e le sue tradizioni.

Tradizioni che ritornano anche nelle due mostre di Palazzo Guinigi. Da un lato, i “Cadetti” di Paolo Verzone fanno incursione nella vita all’interno delle Accademie militari affacciate sul Mediterraneo. Curata da Enrico Stefanelli, direttore artistico di Photolux, la mostra di Verzone, fotografo scelto per ritrarre i candidati alle ultime elezioni presidenziali francesi, gioca sulla luce, sulle posizioni, richiamando le atmosfere dei set di moda. Dall’altro, invece, Francesco Fossa ha ripercorso i passi del nonno, Tenente Manfredo Tarabini Castellani, che tra il 1933 e il 1935 ha vissuto e documentato la Libia. “Libya, the captain and me”: questo il titolo del percorso che indaga uno stesso luogo, raccontato in due epoche e con due linguaggi diversi.

Le mostre a Villa Bottini resteranno aperte dalle 10 alle 19, mentre quelle a Palazzo Guinigi saranno visitabili dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19.30 e il sabato, la domenica e venerdì 8 dicembre dalle 10 alle 19.30.

Photolux, però, non è fatto di sole mostre. Cresce l’attesa, infatti, per “Il tempo di posa”, la serata-evento che giovedì 7 dicembre, alle 21, porterà sul palco del Teatro del Giglio il pianoforte di Danilo Rea, gli scatti di Pino Ninfa, la voce di Michela Lombardi e le arie di Giacomo Puccini. Una serata unica che Photolux ha organizzato per dimostrare l’ampia capacità di interpretare e raccontare uno stesso tema, utilizzando mezzi ogni volta diversi. Danilo Rea e Michela Lombardi reinterpreteranno le arie pucciniane, accompagnati dalle immagini del fotografo Ninfa. È possibile acquistare i biglietti al Teatro del Giglio, mercoledì e giovedi, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; giovedì 7 dicembre anche un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Per il programma completo degli eventi e delle mostre: www.photoluxfestival.it

 

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ultimo aggiornamento: 06-12-2017


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