“Non farò mai il mio bed&breakfast a fianco di un centro di accoglienza”: sono la parole del nuovo proprietario dell’immobile sito in via delle Piane, proprio accanto alla struttura presa in affitto da Le Macine dove all’inizio dell’anno dovrebbero essere ospitati 20 migranti e che ha trovato la ferma opposizione dei cittadini che hanno raccolto oltre 300 firme puntualmente consegnate al Commissario Prefettizio. A sostegno del comitato e dei cittadini si è schierata l’amministrazione uscente pronta ad organizzare una manifestazione e presidi in caso di arrivo dei migranti. Un progetto, quello turistico e ricettivo, che rischia ora di naufragare e di diventare un’opportunità inespressa, anche dal punto di vista occupazionale, per la frazione collinare. E’ stato lo stesso proprietario, imprenditore del Nord che nel frattempo ha scritto anche al Pretto di Lucca ed incontrato alcuni cittadini del comitato, a mettersi in contatto con Massimo Mallegni. “Mi metto nelle condizioni del proprietario che ha acquistato l’immobile con la finalità di adibirlo ad attività ricettivo-turistica. E’ molto preoccupato e molto perplesso – spiega il vice coordinatore vicario di Forza Italia e tre volte sindaco di Pietrasanta che si è aspramente battuto contro il progetto di accoglienza – perché si è trovato di fronte ad una situazione senza precedenti. E mi metto nelle condizioni dei cittadini di fronte alla prospettiva di convivere con venti clandestini in una frazione dove vivono 200 anime e dove sono scollegati dal mondo. E mi metto anche nelle condizioni delle famiglie residenti che si vedono sorpassare dal clandestini in servizi, sostegno ed assistenza quando faticano ad arrivare alla fine del mese e basta un imprevisto per far saltare il precario equilibrio. Gli italiani, di questo passo, diventeranno gli extracomunitari”. Gli investitori vorrebbero recuperare la struttura acquistata entro la prossima estate ed iniziare l’attività turistica: “La Prefettura deve desistere di fronte a questo scellerato progetto di accoglienza. A Pietrasanta non vogliamo migranti economici. Il nostro consiglio comunale è stato chiaro e ha messo dei punti fermi che ho più volte ribadito.  Prima i residenti, italiani e stranieri, e poi eventualmente i migranti che abbiano però ottenuto il bollino di rifugiato politico. Tra il nostro comune, Forte dei Marmi e Seravezza ci sono 140 famiglie che sopravvivono grazie ai pacchi alimentari della nostra Azzurra Onlus: il 98% sono italiani. Padri separati che con uno stipendio non riescono nemmeno a comprarsi quanto gli occorre, famiglie dove c’è un solo stipendio e figli, pensionati che percepiscono meno di 500 euro al mese. Di fronte a questo quadro di povertà il nostro Governo ha ben pensato di dare priorità ai migranti e all’accoglienza e di rispondere alla povertà con il reddito di inclusione che lascerà fuori molti italiani per favorire, ancora una volta, gli stranieri. Le preoccupazione dei nuovi proprietari dell’immobili sono lecite. – prosegue Mallegni – Se vogliamo affondare le città e le frazioni collinari e le sue periferie, che già sono piene di problematiche, il nostro Governo è sulla strada giusta. Sta vanificando anni di lavoro e di investimenti in termini di promozione, valorizzazione e cultura della nostra città che sono frutto del sacrificio di tutti. Se tu mi piazzi 20 migranti a fianco di un B&B non arriveranno mai turisti e non si attiveranno mai le leve dello sviluppo, del rilancio e del lavoro. E’ un’equazione elementare che sfugge ai ben pensanti del nostro governo di centro sinistra”. I proprietari delle Macine hanno anche paventato, ai proprietari dell’immobile, l’ipotesi di affitto della stessa struttura destinata a B&B. Ipotesi rigettata dai proprietari che sono pronti a rimettere in vendita l’immobile o a lasciarlo nelle attuali condizioni fino a quando la situazione non sarà risolta: “non solo vogliono provare a piazzare venti migranti a Capriglia, ma vorrebbero addirittura raddoppiarli. Noi ci opporremo a questo disegno folle con tutte le forze. Sono però altrettanto sicuro che la Prefettura ci penserà due volte prima di farli arrivare qua perché ci troverebbero di fronte al cancello della struttura ad aspettarli”. Mallegni conclude: “A Capriglia come a Capezzano Monte o Pietrasanta non vivono razzisti. – conclude – L’accoglienza, così come la intende il nostro governo, è speculazione sulla vita umana. Non c’è niente di umanitario in questo modello che aumenta solo l’illegalità, la microcriminalità e affama chi già vive nel nostro paese”.

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