Il fascino del mare senza alcuna limitazione: una suggestione che è fondamento di un progetto ambizioso, un sogno divenuto realtà. Si chiama Elianto ed è un catamarano a vela senza barriere architettoniche e sostenibile al cento per cento.

A coordinarlo, la Fondazione Mare Oltre (creata dalla Onlus Handy Superabile e dall’associazione no-profit Ce.Tu.S.), con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Banca del Monte di Lucca, e con il patrocinio del Comune di Viareggio.

Un’imbarcazione di sessanta piedi, capace di ospitare a bordo oltre 10 persone con diverse abilità, che verrà ospitata nel porto di Viareggio.

Data prevista per l’inaugurazione ufficiale, sabato 20 gennaio, al Club Nautico di Viareggio.

«Non appena abbiamo incontrato l’associazione – dichiara il vicesindaco Valter Alberici -, ci siamo accostati con entusiasmo a questo importantissimo progetto. È stato stato richiesto e ottenuto l’ormeggio nello specchio acqueo della Madonnina. Per questo ringrazio la disponibilità della Società Viareggio Porto. Avanti così per una Viareggio più bella e sostenibile».

I portatori di disabilità fisiche, psichiche e psicomotorie potranno godere della natura, del mare e della vela, grazie anche ai molti spazi disponibili: i passavanti laterali e nella dinette permetteranno di percorrere la lunghezza della barca, da poppa a prua, in tutta libertà.

Si tratta di un’opera costruita ex novo: non sono stati aggiunti ausili che solitamente si vedono in luoghi “attrezzati per disabili”, ma ogni cosa è concepita, studiata e realizzata seguendo le stesse linee guida: alla cucina sul ponte ai bagni, dal salone alle cabine negli scafi. Di più: il valore aggiunto della sostenibilità lo renderà un esempio concreto di come sia possibile conoscere il mare senza inquinare.

L’imbarcazione, infatti, sarà in alluminio e legno riciclato con propulsione ad energie alternative: avrà il sole e il vento come carburante. Attraverso un sistema di pannelli fotovoltaici, infatti, l’eco-catamarano sarà energicamente indipendente.

A livello di materiali utilizzati, poi, l’imbarcazione può definirsi carbon free, cioè fabbricata con prodotti non derivati dal petrolio, quali resine, fibre di vetro o hi-tech: alluminio riciclabile al cento per cento per la costruzione e le strutture dello scafo; legno riciclato per gli interni, proveniente da Pannello ecologico con certificazioni FSC e PEFC; cordame in fibre di origine vegetale; cablaggio derivante da materiale plastico riciclato per l’impiantistica.

In un mondo dipendente dai combustibili fossili, Sole Senza Frontiere rappresenta dunque uno sguardo diverso e innovativo – che coinvolgerà sempre più la mobilità nautica – a favore del sociale, della ricerca e delle energie rinnovabili.

O.N.D.A., Sol.E., Ma.Re.: sono questi i tre effetti generati dal progetto, che contengono nel nome l’ossatura stessa del catamarano. O.N.D.A., che sta per Operazione Natura per Diversamente Abili, vuole rispondere alla domanda se la natura sia o meno accessibile a tutti. Sole Senza Frontiere è pensato proprio per coloro che, per temporanea o cronica difficoltà di movimento, trovano continui ostacoli nello svolgimento del tempo libero.

Una barca per tutti è la risposta. L’eco-catamarano, infatti, è stato disegnato con il supporto di Handy Superabile, rispettando gli spazi utili per i diversamente abili.

In accordo con le associazioni che si occupano delle diverse abilità saranno svolte attività presso la sede con programmazione di uscite in mare, partecipazione ad eventi sportivi e manifestazioni. Le uscite avranno come scopo la conoscenza della navigazione a vela e la possibilità di vivere la natura in tutti i suoi aspetti, con l’obiettivo di salvaguardare l’integrazione sociale della persona con diverse abilità e l’ambiente.

Il sistema Italia per i porti, sia passeggeri che diportistici, da anni si è uniformato alle normative europee sulla fruizione libera per tutti, attrezzandosi con scivoli e servizi per i portatori di handicap.

L’approdo turistico “La Madonnina” a Viareggio ne è un esempio: servizi per disabili, accessibilità a tutti i pontili, compreso l’imbarco per il futuro eco-catamarano Sole Senza Frontiere.

Sol.E., invece, Solare ed Eolico, si riferisce al funzionamento del catamarano, che sarà autosufficiente a livello energetico. La presenza di motori elettrici garantisce inoltre l’azzeramento delle emissioni di Co2 e dell’inquinamento acustico, responsabile della perdita di biodiversità in mare. Infine Ma.Re., Materiali Riclabili, quelli che saranno utilizzati per la sua creazione.

«Se si può realizzare un catamarano senza barriere architettoniche – spiega Silvio Nuti, biologo e fondatore della Fondazione Mare Oltre, di cui è direttore – si può anche arrivare ad avere delle città senza barriere architettoniche. Spesso gli ostacoli sono solo nella testa di chi guarda i portatori di handicap».

Eventi e attività in programma:

Nel primo e secondo anno è previsto un tour nautico nei porti italiani e mediterranei con organizzazione di seminari al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso delle energie rinnovabili in barca e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il terzo anno è prevista la prima traversata atlantica con equipaggio di velisti con diverse abilità e partecipazione alla A.R.C. 2020.

Verranno organizzati corsi di vela – anche per il conseguimento della patente nautica – per disabili. Il catamarano rappresenterà un laboratorio per lo sviluppo futuro di nuove tecnologie: sarà attrezzato anche per ricerche in mare a disposizione di università e centri di ricerca.

Ogni attività sarà affiancata da una forte campagna di promozione e comunicazione del progetto, attraverso anche la realizzazione e produzione di un documentario.

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