Trovato il colpevole delle rapine avvenute nel mese di novembre, a disranza di pochi giorni l’una dall’altra, in pieno centro a Viareggio ai danni delle tabaccherie “Tabacchi Giordano” e “Larosa Felicetta”. Il Commissariato di Polizia ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal tribunale di Lucca, a carico di un tunisino di 33 anni, già censurato da precedenti penali e di polizia soprattutto per reati contro il patrimonio.

Si ricorderà, infatti, dato il clamore delle vicende, che un ignoto rapinatore aveva violentemente aggredito e minacciato anche con un cacciavite le due donne titolari delle tabaccherie ed una volta immobilizzate, si era impadronito degli incassi per una somma complessiva di circa 1500,00 euro.

Attesa la stretta concomitanza dei due episodi delittuosi, che ha fatto subito ipotizzare un unico autore, l’attività inquirente si è immediatamente indirizzata a cristallizzare l’acquisizione delle denunce delle vittime e delle dichiarazioni testimoniali, da cui sono emerse le descrizioni del rapinatore ed altri dettagli utili, tra cui uno scooter utilizzato per darsi alla fuga.

Anche grazie ad alcuni fotogrammi estrapolati da una video camera di sorveglianza ubicata presso uno degli esercizi, gli investigatori sono riusciti ad identificare l’autore nella persona del cittadino tunisino.

Sulla celerità delle indagini e sul suo tempestivo epilogo interveniva tuttavia un episodio casuale, ovvero un incidente stradale nel quale l’indagato rimaneva coinvolto, proprio a bordo dello scooter oggetto di ricerche; le condizioni di salute, non compatibili con il regime detentivo, impedivano quindi l’adozione di un immediato ed urgente provvedimento di fermo da parte di questo Ufficio.

Con il coordinamento della procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, pertanto, il lavoro investigativo veniva compendiato in una richiesta di misura cautelare al vaglio del G.I.P. che riteneva sussistere i presupposti per la detenzione in carcere.

Non restava quindi che monitorare il progressivo miglioramento delle condizioni di salute dell’indagato, ricoverato presso l’ospedale di Pisa, in attesa che i medici certificassero la compatibilità con il regime carcerario.

Nella giornata di ieri quindi è stata data esecuzione alla citata misura cautelare ed il personale dell’ufficio ha provveduto a tradurre l’arrestato presso apposita struttura medica della casa Circondariale di Pisa.

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ultimo aggiornamento: 28-12-2017


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