Nel Maggio 2016 il Comune di Stazzema aveva aderito alla iniziativa del Governo che aveva stanziato 150 milioni di euro per il recupero dei luoghi della cultura dimenticati presentando un progetto per il recupero dell’accesso e della struttura del Santuario della Madonna del Piastraio e dell’annessa Casa del Pellegrino da recuperare come laboratorio didattico sul tema dei percorsi della fede. Il Comune di Stazzema non si era limitato ad una semplice segnalazione, ma aveva presentato una idea per un progetto di recupero funzionale per la quale aveva stimato una spesa di circa 280mila euro. Una scelta giusta perchè la Commissione incaricata di assegnare le risorse per le quali erano giunte oltre 100mila domande, ha finanziato per intero la somma stimata, ritenendo sia il luogo che l’idea meritevoli di attenzione. L’amministrazione intende sviluppare un progetto di valorizzazione del percorso della via dei pellegrini che salivano da Pontestazzemese e provenivano da tutta la Versilia per venerare l’immagine sacra della Madonna del Bell’amore e affidare a Lei gli ex voto per chiedere le grazie e tornare a porgere omaggio per i benefici ricevuti. Il progetto prevede il recupero dell’interno della Chiesa, il recupero della Casa del Pellegrino da attrezzare per l’accoglienza ai viandanti in collaborazione con la Curia, il recupero di un tratto di sentiero, verificando la possibilità di creare un Centro Didattico Multimediale sui sentieri della fede in Toscana. Il percorso, che interessa i borghi di Pontestazzemese, Mulina e Stazzema è già stato inserito nel progetto del Sentiero Alta Versilia predisposto nel 2013 dall’Unione dei Comuni dellaVersilia. La plurisecolare devozione per la Madonna del Bellamore ancora non è capace di portare all’incremento dell’escursionismo in questo luogo così affascinante proprio per il fatto che il Santuario non ha un suo utilizzo neppure per le funzioni religiose. Il Santuario è situato in una posizione incantevole in mezzo ai monti della Versilia, all’interno del Parco delle Apuane: si raggiunge in pochi istanti dalla piazza della Pieve di Santa Maria Assunta in Stazzema con un breve sentiero, oppure da una mulattiera che parte da Mulina o da un’altra mulattiera, che parte da Pontestazzemese (via Francigena). Il Santuario del Piastraio prende il nome dalla vicina cava già in epoca romana. L’escavazione divenne intensa nel tardo Cinquecento quando il Vasari, inviato in Versilia da Cosimo I. Sul luogo del Santuario ed al posto di esso, un tempo sorgeva una “marginetta” (edicola) con l’immagine della Madonna del Bell’Amore. Date le cattive condizioni del dipinto Bartolomea Bertocchi, paesana che si occupava dell’accoglienza dei pellegrini, commissionò al pittore Guglielmo Tommasi una nuova immagine della Madonna con il Bambino (1772). In seguito alle grazie concesse ad alcuni pellegrini dall’immagine della Madonna, la devozione mariana al Piastraio assunse sempre più importanza e molti ex-voto vennero donati alla chiesa. Data la crescente affluenza dei fedeli, Don Costantino Apolloni decise di costruire il santuario sul luogo della “marginetta”. Attualmente il Santuario è chiuso al pubblico date le cattive condizioni di conservazione: l’umidità ha infatti creato ingenti danni. ‘A duecento anni dalla sua costruzione’, commenta il Sindaco Maurizio Verona, ‘possiamo mettere in atto uno dei nostri punti programmatici, ovvero il recupero al culto e funzionale del Santuario della Madonna del Piastraio, unico santuario mariano della Versilia per troppo tempo rimasto interdetto ai fedeli. Vogliamo che il Santuario possa riaprire al culto dei fedeli e sia uno spazio per la conoscenza dei cammini della fede che da sempre hanno attraversato i nostri boschi, collegandosi ad altri luoghi importanti della devozione popolare come l’Oratorio di San Leonardo a Cardoso. Ringrazio l’ufficio cultura che ha proposto il progetto e l’Assessore alla Cultura, Serena Vincenti che ha creduto in questa opportunità e che delegherò a seguire le fasi di realizzazione del progetto stesso. Chiederò a breve un incontro con le autorità ecclesiastiche per concordare gli interventi. Il Governo ha creduto nel recupero di questo gioiello nascosto nei boschi che abbiamo segnalato: ringrazio il Mibact e i nostri parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci che mi hanno prontamente comunicato dell’avvenuto finanziamento’.

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