Al Nautico Artiglio sbarca il progetto «Giacomo va in città». È stato pensato esclusivamente per Giacomo La Rosa, uno studente speciale con disabilità che da cinque anni frequenta l’Istituto Tecnico cittadino, nella sezione «Costruttori del mezzo navale». Un ragazzo solare, che ama stare insieme ai suoi compagni e con i quali condivide la passione per il mare e per le navi. Nutre una fortissima attrazione per il teatro, per le visite guidate, per il canto e il ballo. Ma in modo particolare  si dice fan sfegatato di Francesco Gabbani e il suo sogno nel cassetto è proprio quello di conoscere il cantautore carrarese. Per tutti questi motivi la scuola ha messo a disposizione di Giacomo il nuovo progetto, che ha l’obiettivo di far conoscere all’alunno i luoghi, le città circostanti, la cultura e l’arte, ma anche per sviluppare le sue competenze matematiche: non a caso il ragazzo è stato accompagnato in un Supermercato, dove oltre a dover fare la spesa, ha dovuto anche impegnarsi nei calcoli, nel momento del pagamento.

All’Artiglio la parola d’ordine è inclusione. Questi ragazzi sono seguiti da un team di esperti, le insegnanti specializzate nel sostegno, che, coordinati dalla professoressa Cosimina Aversa, con passione e professionalità, sono sempre al loro fianco. L’Istituto, inoltre, è dotato di un’aula di «integrazione» munita di computer, tablet, stampante, libri Erickson, testi scolastici, software e materiali utili per favorire il successo formativo degli studenti.

«Il Nautico – spiega la professoressa Cosimina Aversa – ha partecipato e ottenuto risorse, grazie al Bando della Provincia di Lucca, relativo agli interventi sull’inclusione scolastica degli studenti disabili». E poi la docente elenca tutti i progetti che riguardano gli alunni diversamente abili: «Negli anni abbiamo sviluppato moltissime idee – spiega l’insegnante – tra cui: “Il giardinetto di poppa” dei fiori, delle piante e delle erbe aromatiche, mirato a far scoprire agli alunni il contatto con una dimensione sana e naturale. I benefici che si possono trarre dall’approccio degli studenti con la terra sono molteplici, ad esempio quello di sviluppare la cultura di un rispettoso rapporto tra uomo, natura e ambiente. Poi c’è Navig-ARTE”, che prevede moduli specifici per gli alunni diversamente abili da effettuarsi in orario scolastico. Durante l’anno, infatti – racconta – si svolgono attività grafico-pittoriche al fine di individuare e contenere gli stati emozionali riconducibili al disagio dovuto alle difficoltà espressivo-linguistiche, di comunicazione e di integrazione socio-affettive. Il Progetto Ponte: Un futuro dopo la scuola, rientra invece nell’alternanza scuola-lavoro e ha l’obiettivo di costruire un rapporto di collaborazione tra scuola e realtà post-scolastica: insomma è pensato per facilitare l’inserimento degli alunni disabili nei Centri Diurni ed Enti pubblici. Avanti tutta, invece, è il progetto di psicomotricità rivolto ai ragazzi che hanno bisogno di rallentare o   accelerare i loro ritmi motori. E infine – conclude la professoressa – c’è Un mondo di nodi insieme, inerente l’arte marinaresca e prevede lo studio di tecniche pittoriche e l’analisi di opere da riprodurre sul tema della nautica».

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