Qual è l’agenda politico-amministrativa del Comune di Seravezza? Con quali tempistiche viene attuata? Quanto è diversa da quella dei comuni limitrofi? Sono alcune delle domande alle quali si vuol dare risposta con l’estrapolazione e l’analisi dei cosiddetti Big Data, la gran mole di informazioni reperibili nelle centinaia di documenti di testo – delibere, regolamenti e atti pubblici – che il Comune produce ogni anno. Un patrimonio di informazioni da organizzare e rendere di pubblico dominio nel segno della trasparenza e della buona amministrazione, con l’intento di aumentare il livello di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della classe politica.

È un progetto innovativo ma estremamente concreto del Comune di Seravezza, selezionato fra i soli quattro meritevoli di accoglimento a livello regionale nell’ambito della Tuscan Big Data Challenge, iniziativa promossa da un pool di ricercatori di università e centri di ricerca toscani (CNR di Pisa, IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Università di Pisa) e rivolta a imprese e istituzioni interessate a esplorare le potenzialità dei dati. In virtù dell’interesse suscitato nell’ambito della Challenge il progetto sarà supportato da tre ricercatori che da febbraio ad aprile assisteranno gratuitamente il Comune di Seravezza nella messa punto della prima fase del progetto, quella relativa allo studio di fattibilità e alla definizione degli strumenti tecnologici.

L’annuncio è stato dato ieri in Consiglio Comunale dal consigliere delegato all’innovazione tecnologica Lorenzo Gabrielli. «Sono particolarmente felice perché è un tema in cui, per quanto mi riguarda, passione professionale e impegno amministrativo coincidono in pieno», dichiara Gabrielli. «Il progetto punta essenzialmente a misurare come e con quali energie nei diversi settori operi la macchina comunale per tradurre in atti concreti le linee politiche di mandato. Una bella sfida, nella quale ci cimentiamo fra l’altro in forma totalmente aperta perché il modulo software che scaturirà dal nostro progetto sarà tale da garantirne la replicabilità in ogni altro ente pubblico».

Il progetto si basa sulla constatazione che, nella mole di documenti prodotti dalla pubblica amministrazione, gli attuali sistemi di ricerca disponibili per i cittadini consentono di individuare gli atti solo se si conosce esattamente il protocollo identificativo oppure attraverso un sistema di ricerca testuale sul documento. Il progetto prevede lo studio e la realizzazione di un modulo software che consenta invece di operare ricerche contestuali e di rispondere a quesiti più articolati sui processi in corso e sul livello di attuazione dell’agenda politico-amministrativa. Ciò sarà possibile grazie all’impiego di tecniche di Text Mining e di arricchimento semantico dei contenuti.

«Insieme alla recente creazione del team per la Trasformazione Digitale», conclude Gabrielli «questo progetto consente di creare consapevolezza riguardo all’uso dei nuovi strumenti digitali, per garantire una maggiore trasparenza e una migliore efficienza dell’azione politico-amministrativa».

L’attuazione del progetto non comporta impegni per il Comune né oneri a carico del bilancio pubblico.

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ultimo aggiornamento: 20-01-2018


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