Burocrazia e ritardi inspiegabili. Da quasi 13 mesi la Vincenti Srl è in attesa di un’autorizzazione per poter procedere all’estrazione del pregiato marmo Cardoso destinato alla maxi commessa dell’Università Bocconi di Milano. Una situazione di stallo che ha già costretto i titolari della storica azienda di Stazzema (Lu) a mettere ferie forzate tre dipendenti con il rischio per gli altri nove della cassa integrazione nelle prossime settimane. Ma questa non è una storia di crisi, ne tanto di meno di difficoltà di commesse o mercato, è una storia di inspiegabile burocrazia. La Vincenti Srl estrae e lavora in loco con una filiera 100% stazzemese. “Qui non conta nulla l’appartenenza politica di un amministratore piuttosto che un altro. Qui ci sarebbe potuto essere anche un sindaco di Forza Italia e gli avrei fatto notare le stesse cose. – ha commentato Massimo Mallegni, vice coordinatore vicario di Forza Italia in Toscana e candidato al Senato della Repubblica alle prossime elezioni politiche del 4 marzo – Qui centra solo il buonsenso. E trovo senza senso frenare un’impresa che produce lavoro, occupazione e promozione del territorio. Le piccole imprese sono il motore dell’economia locale e credo che serva ogni sforzo per liberarle da burocrazia e vincoli sempre nel rispetto delle regole. Ma lasciare 12 famiglie nel limbo, in attesa di una risposta per quasi 13 mesi, mi sembra più masochismo”. La Vincenti Srl è in attesa dallo scorso giorno di ottenere il via libera ad una variante che le consentirebbe di estrarre il materiale buono del bacino. Variante promessa dal primo cittadino di Stazzema ma mai rilasciata. La funzionaria incaricata che avrebbe dovuto firmare il documento, nel frattempo, è in ferie con un ulteriore ritardo sul via ai lavori. Invitato dai titolari dell’azienda a visitare la cave, Mallegni ha incontrato i lavoratori: “ci sono famiglie che aspettano un pezzo di carta. – ha spiegato – Non capisco l’atteggiamento del sindaco di Stazzema che dovrebbe sostenere e favorire le aziende che creano lavoro ed economie importanti per questo territorio. Spero che il primo cittadino si ravveda al più presto o avrà sulla coscienza lavoratori e famiglie”.

Insieme a Mallegni a Cardoso c’era anche il coordinatore comunale dell’associazione “Stazzema 360 gradi”, Giovanni Boccoli: “l’azienda è passata prima ad un’azione di ascolto e di dialogo costruttivo con i residenti della frazione e ha presentato lo scorso maggio tutte le integrazione necessarie per ottenere il via libera. A fine agosto – spiega Boccoli – sembrava che fosse tutto ok ed invece, nonostante i solleciti ed i numerosi tentativi di dialogare con l’amministrazione, nulla è cambiato. A dicembre il Sindaco assicurò che entro metà gennaio sarebbe stato tutto pronto. Quasi 13 mesi dopo siamo ancora qui ad aspettare un foglio di carta. A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.

(Visitato 191 volte, 1 visite oggi)
TAG:
mallegni marmo Stazzema

ultimo aggiornamento: 31-01-2018


Nuoto, un contributo per i bambini delle scuole d’infanzia

Il sindaco di stazzema replica sulla cava di Cardoso, “prendo lezioni quando sono efficaci”