UNA BELLISSIMA ESCURSIONE PER TUTTI: I MONTI PISANI DA SANTA MARIA DEL GIUDICE AL PASSO DI DANTE PASSANDO PER IL MORIGLION DI PENNA.

“…quand’ io feci ‘l mal sonno
che del futuro mi squarciò ‘l velame.
Questi (il Cardinal Ruggieri) pareva a me maestro e donno,
cacciando il lupo e ‘ lupicini al monte
per che i Pisan veder Lucca non ponno”.

Così Dante, nel Canto XXXIII dell’ Inferno, fa menzione dei Monti Pisani: là dove il Conte Ugolino della Gherardesca, “incontrato” dal Poeta negli Inferi, racconta di aver sognato una scena di caccia premonitrice della propria morte (e di quella dei suoi figli e nipoti).


il Moriglion di Penna


È qua che inizia la nostra camminata (io, Francesco – ottimo trekker – buon conoscitore di questi luoghi e Vasco) e precisamente dal parcheggio del cimitero di Santa Maria del Giudice. Sopra di noi la parete impervia del Moriglion di Penna. Ed è da qua che anche voi potete intraprendere questo bel trekking sulle tracce di Dante Alighieri.

inizio del 116Da subito potete trovare i segni CAI bianchi e rossi, su un alberello che “ospita” anche il cartello indicatore di una ippovia. Proseguendo vi imbattete, dopo poco, ancora nel segnavia CAI: inizia da qui il sentiero 116 che vi condurrà, nel giro di un’oretta, in vetta al Moriglione.

Dapprima vi trovate a camminare in un boschetto di pini e lecci poi, mano a mano, la vegetazione d’alto fusto lascia il passo alle erbe aromatiche ed alla roccia; ora il sentiero 116 si fa sempre più ripido fino a raggiungere il crinale Ovest della montagna (non mancano mai gli inconfondibili segni biancorossi del CAI); guadagnato il crinale, la via piega verso destra e, prima in leggera salita e poi per facili roccette in falso piano, vi conduce fino alla croce di vetta del monte Moriglione (mt 543).

in vetta al monte Penna
in vetta al monte Penna

È trascorsa circa un’ora dalla partenza; da quassù avete sott’occhio la piana lucchese fino all’Appennino da una parte, il pisano e il lago di Massaciuccoli fino alla Versilia dall’altro.
Ritornando ora, dopo una breve sosta ristoratrice, sui vostri passi, incontrate una piccola radura (dove eravate sbucati alla fine della salita, prima di raggiungere la vetta): leggermente sulla vostra destra potete vedere l’imbocco del sentiero 116 che, questa volta, scende in direzione Nord – Nord Est; seguendo questo percorso vi trovate in un bel bosco di castagni e, in circa 15-20 minuti di discesa, eccovi in un’ampia radura riconoscibile per la presenza di una dettagliatissima segnaletica verticale; siete così giunti in località “Croce a Vaccoli”, sullo “00” dei Monti Pisani che dovete seguire in direzione Passo di Dante.

il Moriglion di Penna
il Moriglion di Penna

Il sentiero 00 in questo tratto (e poi, in realtà, per la maggior parte del percorso) è costituito da un’ampia strada forestale che si fa spazio in mezzo a castagni secolari alternando lunghi falsopiani a tratti decisamente ripidi; procedendo in questo ambiente incontrate, dopo un tratto in salita, un inconfondibile recinto costruito con pali di legno: qua dovete tenere la sinistra e proseguire ancora la salita fino a quando, fattasi la via pianeggiante, iniziate una lunga e piacevole discesa in mezzo a boschi, prati e radure.

Mappa del percorso sui monti pisani

monti pisani

Il percorso si svolge ancora su ampio stradone carrozzabile e dovete fare attenzione, all’unico bivio che incontrate, a tenere la sinistra, in leggera salita. In poche decine di metri la salita spiana ed avete la sensazione di trovarvi su un’enorme terrazza affacciata su tutta la piana pisana: è proprio qui che sono soliti fare base gli amanti del parapendio per lanciarsi nel vuoto portati dalle correnti ascensionali e volteggiare come aquile sopra la montagna.

Giusto a ridosso di questo terrazzo naturale lo 00, divenuto ora stretto sentiero di montagna, prosegue il proprio percorso gettandosi nel bosco e raggiungendo, in breve, una piccola radura erbosa con al centro una antica costruzione religiosa: l’Eremo della Spelonca. È trascorsa circa 1 ora e mezza da quando avete lasciato la vetta del Moriglion di Penna.

Eremo della Splelonca

l'eremo della spelonca

L’eremo della spelonca – L’insediamento si trova in territorio lucchese, in prossimità del confine con la provincia di Pisa, nelle vicinanze di Passo di Croce dove transitava la vecchia via di comunicazione tra Pisa e Lucca.  Alcuni autori identificano la zona come Eremo di San Giuliano di Spelonca, altri di S. Giorgio.

Il romitorio fu fondato nel 1190 dagli “eremiti neri”. I fondatori non erano, in realtà, eremiti in senso classico che sceglievano la solitudine e la meditazione, ma gruppi di monaci che decidevano di vivere in comune come gli apostoli, in povertà, in luoghi piuttosto isolati, anche in contrasto con le istituzioni ecclesiastiche.

Si dedicavano anche all’assistenza religiosa della popolazione che viveva in questi luoghi e che aveva difficoltà a raggiungere le chiese. All’epoca vi erano molti insediamenti eremitici in Toscana e soprattutto sui Monti Pisani, che da alcuni vengono identificati con il “Mons Heremita” (toponimo che compare anche in un affresco del Camposanto monumentale di Pisa). La costruzione, come ben descritto sul sito web del Comune di Pisa, è rappresentata da una chiesetta ad aula unica, di epoca più tarda rispetto alla fondazione; la facciata e la volta a botte sono infatti del 1800 mentre le strutture, che mostrano anche un prolungamento posteriore che potrebbe aver eliminato una precedente abside, sono di origine medievale.


passo CroceDopo una visita a questo sito potete ripartire sempre seguendo lo 00, in leggera discesa e attraversando una serie di terrazzamenti. In basso potete cominciare a scorgere i cartelli indicatori di Passo Croce. In circa dieci-quindici minuti dall’eremo siete al passo, dove è stato montato anche un pannello didattico sull’ambiente dei Monti Pisani.

Il sentiero prosegue, evidente, in mezzo al prato per qualche decina di metri quando, prestando attenzione, dovete prendere una deviazione sulla sinistra (in salita e ben indicata dai segni bianco rossi): inizia così un percorso in dolce salita, in mezzo a roccette, a macchia mediterranea e ad erbe aromatiche che vi permette, in circa 30 minuti, di attraversare il versante Ovest del Monte di S. Giuliano e di “scendere” al Passo di Dante. Qua è stato eretto un busto che rappresenta il Poeta ed è stata posizionata anche una lapide con i versi del Canto XXXIII dell’Inferno: sono i versi dove Dante cita i Monti Pisani (i quali, appunto, impediscono ai Pisani di vedere Lucca) nel bel mezzo, pensate un po’, di una riflessione amara sulle lotte per il potere nella Pisa del XIII secolo e sulle loro disumane conseguenze.

passo di Dante
passo di Dante

Dal passo, in circa 30 minuti su strada asfaltata, potete raggiungere Santa Maria del Giudice dove avete lasciato l’auto.


Accesso al monte Moraglione:

San Giuliano

 

Tipo di via:

Escursione

Difficoltà:

Facile

 

Tempi di percorrenza:

3 ore.


 

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