franco mungai

La replica del Sindaco Franco Mungai sulla questione Casapound

Sui fatti avvennuti l’8 febbraio, questa la replica del Sindaco di Massarosa. “Come al solito, gli imprenditori politici della paura e della confusione, di cui è fatta una parte dell’opposizione di Massarosa alzano polveroni, anziché apprezzare un Sindaco che garantisce a tutti di esprimere il proprio pensiero- precisa scrivere che si sente impedito di manifestare, il giorno dopo che abbiamo concesso a Casapound la sala consiliare. Sono cose che si commentano da sole. La verità è che questi signori, come avviene sistematicamente da quattro anni, non hanno niente da proporre per il nostro territorio, solo il sindaco Franco Mungai  Il consigliere Alberto Coluccini, addirittura arriva a una politica distruttiva, di polemiche, di denunce sperando di raccattare voti soffiando sul fuoco. Sono i soliti irresponsabili  e continuano ad esserlo.

Allora i fatti:

Primo: Stefano Natali e Leonardo Gilardetti non hanno partecipato a nessuno scontro. Si erano recati di fronte al palazzo comunale in precedenza, per deporre, insieme all’ANPI, un mazzo di fiori a un martire della Resistenza che dovrebbe essere caro a tutti: Giancarlo Maria Taddei. Forse sarebbe stato meglio se l’avessero fatto il giorno dopo, ma i fiori deposti a Taddei sono anche i miei e sono i fiori di tutta la maggioranza. Io credo che siano i fiori di tutti i massarosesi che amano la democrazia e la libertà. Le cose sono chiare e non sono accettabili mistificazioni e confusioni che, un conto è se sono scritte sui social, dove si scrive di tutto comprese le più assurde falsità, un conto è se vengono scritte  nelle mozioni e in altri atti consiliari.

Secondo: la mia solidarietà al Partito Democratico che è l’aggredito della serata. Vorrei sentirla da tutte le forze politiche, perché è gravissimo l’assalto ad una sede di una forza democratica.

Terzo: la concessione della sala consiliare a Casa Pound, è un atto dovuto ma amaro deciso insieme al Presidente del Consiglio comunale e a tutta la Giunta. Le leggi si rispettano e le regole valgono per chiunque partecipi alle elezioni. Detto questo, è molto facile fare i fascisti in democrazia, mentre non era possibile essere democratici sotto il fascismo: sta qui la differenza morale assoluta fra noi e loro.

A Massarosa c’è una parte dell’opposizione che tresca apertamente con i fascisti. Li invitano alle manifestazioni, tengono i contatti, fanno gazzarre in consiglio comunale se nello Statuto si deve inserire il richiamo alla Liberazione di Massarosa, fanno aperta apologia del fascismo. Nomi e cognomi: i consiglieri Alberto Coluccini e Nicola Montalto. Quest’ultimo  ha fatto più volte vergognosi paragoni fra il ventennio e il periodo repubblicano, ha offeso docenti universitari venuti in consiglio a commemorare la Liberazione e si è reso protagonista di altre prodezze simili. Ci sono le registrazioni del Consiglio comunale  a testimoniarlo. Questa gente ha la sfrontatezza di dare lezioni, ma sono io che li accuso della loro ambiguità e dei loro disvalori.

I massarosesi amano profondamente la democrazia. Sono stufi di una politica urlata, che mira a distruggere e non costruisce niente. Abbiamo un territorio meraviglioso e paesi meravigliosi ed  è a questo che dobbiamo dedicare i nostri sforzi ed è di questo che dobbiamo parlare coi candidati alle politiche, nell’interesse del nostro territorio”.

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