Pesca e vendita di frodo, beccati dalla capitaneria

Si era appostato all’uscita di un noto centro commerciale di Viareggio, pronto a vendere agli avventori telline “fai da te”, naturalmente a prezzo di favore.

I prodotti ittici, circa 7 kg di telline con il guscio, erano conservati in un anonimo sacco di iuta, dal quale venivano presumibilmente confezionate per la vendita in piccole vaschette di plastica monoporzione da circa 0,5 etti l’una.

Alla vista dell’autovettura della Guardia Costiera, impegnata nei quotidiani controlli sulla filiera della pesca, l’uomo ha abbandonato sul posto prodotti ed attrezzature e si è dileguato per le vie del centro.

Si è quindi proceduto al sequestro contro ignoti delle telline, poi rigettate in mare in quanto prive di qualsiasi forma di rintracciabilità od etichettatura, pertanto non idonee al consumo umano e potenzialmente pericolose per la salute pubblica.

La Capitaneria di porto di Viareggio coglie l’occasione per ricordare, innanzitutto, il divieto di commercializzazione dei prodotti ittici frutto di pesca sportiva (per i quali è previsto peraltro un limite massimo di cattura di 5 kg giornalieri).

Inoltre, è bene ricordare che le acque a Levante dal porto di Viareggio fino al confine con il Comune di Vecchiano e, a Ponente, dal porto di Viareggio fino al confine con il Comune di Forte dei Marmi, sono attualmente declassificate a livello “B” da un provvedimento della ASL Toscana Nord Ovest – Zona Versilia del 19 gennaio 2018, a seguito di specifici campionamenti e successive analisi batteriologiche che hanno evidenziato valori di “escherichia coli” superiori alla norma.

Fino a nuove comunicazioni, le telline raccolte nei suddetti specchi acquei non possono essere commercializzate senza adeguate procedure di depurazione da effettuarsi presso centri autorizzati, con il rilascio delle relative attestazioni sanitarie.

Si invita pertanto a non acquistare telline, e più in generale prodotti ittici, sprovvisti delle previste informazioni minime a garanzia della loro provenienza, del loro corretto trattamento e, più in generale, della loro qualità.

La costante attività di vigilanza della Capitaneria di porto ha, tra le sue finalità, anche quella di tutelare i consumatori finali ed i diversi attori della filiera (pescatori professionisti, grossisti e ristoratori) che rispettano le regole e vengono danneggiati dai comportamenti illeciti di pochi.

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