«Io sono fiero e orgoglioso di presentare un bilancio come questo. E vorrei che questo grande lavoro che abbiamo fatto, fosse capito anche se non accettato. Nel Consuntivo del 2018 potremo sancire ufficialmente l’uscita dal dissesto ma sostanzialmente ne siamo usciti oggi» con queste parole il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha presentato l’atto che approva il bilancio preventivo 2018.

Un lungo e puntuale intervento durante il quale il primo cittadino ha esposto i punti salienti: entrate, spese, debiti, riscossioni, senza dimenticare la situazione delle società partecipate e delle due Fondazioni.

«Dopo tre anni possiamo dire che le due fondazioni sono in salvaguardia – ha detto il primo cittadino –. L’anno 2018 vedrà l’aggregazione delle due fondazioni in modo di mettere in sinergia le varie attività. Stiamo lavorando a un’ipotesi di una piccola holding: una società madre che gestisce le due fondazioni. Quindi un’unica governance, un’unica parte commerciale, comunicativa, di rapporti con i fornitori: ovviamente mantenendo le singole specificità e professionalità».

«Sia Sea Ambiente che Sea Risorse sono sane, la prima è stata, in virtù di normative regionali, conferita in Reti Ambiente, e Viareggio è diventato così il secondo Comune per importanza all’interno dell’Ato: abbiamo chiesto che questa società costituita ormai da 3 o 4 anni assuma operatività. Abbiamo anche richiesto che l’Amministratore unico, nominato per gestire la transazione, ceda il passo a un Cda che possa rendere operativa la società. Per iniziare ad interloquire e portare i nostri progetti. Sea Risorse invece ha raggiungo dati significativi: siamo vicini al 70% della raccolta differenziata ma soprattutto è diminuito il rifiuto prodotto che si aggira intorno al 15%. In termini di concretezza: ci sono risorse per investire, quindi verrà ampliato il porta a porta in Darsena».

Entrando nello specifico:

Le entrate correnti, 85milioni circa, sono costituite in via di previsione dalla Tasi, Imu, Tari, Imposta di soggiorno, Addizionale Irpef, imposta di pubblicità. I proventi dei beni dell’Ente: i canoni di locazione e quei di concessione: 8milioni e 380mila euro. Il fondo crediti di 1milione e 792mila euro: priorità di prudenza nei conti dell’Ente.

Le spese, riferite ad alcune voci macro: prime fra tutte le spese di personale che sono passate da 18milioni a 15milioni circa, con una diminuzione anche delle persone impiegate nell’Ente. «In tre anni abbiamo abbattuto il costo del personale di circa 3milioni» ha specificato il sindaco.

Il sindaco ha poi sottolineato l’evoluzione del debito: «Nel 2015 avevamo un indebitamento di 83milioni. Ad oggi abbiamo una fortissima diminuzione dell’indebitamento compensata però dal fondo di dotazione ministeriale».

La riscossione

«La partita riscossione è fondamentale per il nostro bilancio e ha a che fare in maniera molto concreta con il disavanzo dell’Ente – ha spiegato -. iCare ha iniziato la propria attività. Avevamo scelto di affidare ad Anci la riscossione ma il commissario decise di sospendere l’operazione. Conseguentemente tutte le operazioni sono state posticipate. iCare oggi fa un lavoro riferito alla riscossione delle annualità 2012 e 2013 che appartengono non a noi ma all’Osl perché ricadono nel dissesto. Ad oggi è stato incassato circa mezzo milione di euro. Abbiamo interesse che iCare inizi il prima possibile a fare l’attività vera e propria di riscossione che è di nostra competenza, che ammonta a circa 30milioni di euro».

Andamento Conto tesoriere

«L’andamento conto tesoriere è un dato significativo perché sottolinea se l’Ente è in buona salute dal punto di vista finanziario. Il Comune ha avuto accesso ad uno scoperto di tesoreria molto importate. Nel 2015 c’era un forte debito di tesoreria. Oggi viaggiamo con una tesoreria media di 15milioni. Quindi non andiamo più in scoperto. E mano a mano che riusciremo a riscuotere i tributi vecchi, la quota aumenterà per assestarsi intorno ai 30milioni. L’elemento importante è che c’era una tesoreria a -20 e oggi siamo a +15 e paghiamo i fornitori a 60 giorni. Possiamo dire che l’Ente è in salvaguardia dal punto di vista finanziario».

Il sindaco ha poi tenuto a spiegare la questione Cav.

Il Cav è il consorzio che si occupava della gestione dell’inceneritore. A seguito del contenzioso nato con Tev Veolia è scaturita una transazione con il debito ridotto da 90 a 13milioni. Il ministero dell’interno ha chiarito che la parte del debito che spetta a Viareggio è di competenza Osl e quindi inserito nel dissesto.

«Che significa? – ha spiegato il sindaco – Che il debito in totale era 7milioni ma inserendo tutto nel dissesto andremo a pagare 3milioni e mezzo. Fatto che permetterà non appena definito il contenzioso, il pagamento integrale delle somme e che a sua volta garantirà al Cav di chiudere il contenzioso con la Regione Toscana che svincolerà i trasferimenti bloccati, e cioè 2milioni e 800mila euro. Un’operazione che va avanti da tre anni e alla quale siamo arrivati in fondo».

Infine il disavanzo figurativo

E’ costituito da mancati finanziamenti di fondi vincolati. Significa che in passato, quando venivano erogati fondi vincolati a un obiettivo, quei soldi venivano spesi per fare altro. Negli anni precedenti al dissesto quest’operazione è stata fatta per 46milioni di euro.

«I 33milioni del disavanzo figurativo si possono abbattere riscuotendo le somme di iCare – ha detto il sindaco -. Come sicurezza estrema, nel bilancio consuntivo troverete un altro elemento di grande prudenza. E sono 29milioni di accantonamento come fondo crediti di dubbia esigibilità».

«L’Osl in questi tre anni ha gestito il dissesto. Ha fatto un lavoro certosino. L’Ac ha aderito alla procedura semplificata quindi il debito è stato ridotto del 50%. In virtù del mutuo di 13milioni, l’Osl ha in cassa più di 11milioni».

Che vuol dire? Che noi oggi siamo in grado di poter dire che abbiamo dato all’Osl tutta la provvista necessaria per pagare tutti i creditori. Ma siccome siamo prudenti: abbiamo chiesto al ministero l’erogazione di un’altra tranche del fondo di dotazione, confermato la settimana scorsa. Altri 15milioni e mezzo che non vorremmo prendere se non come estrema ratio, ma che potrebbero nel caso essere a disposizione».

«La traduzione in termini concreti è che noi abbiamo finito di pagare i debiti vecchi».

«Un bilancio questo che andiamo ad approvare che è più che prudente. I conti sono a posto, lo certifica l’organo di revisione, il dirigente e l’ufficio ragioneria che ha fatto un grandissimo lavoro».

«Per questo consiglio comunale, per Viareggio, è una giornata storica perché approviamo non solo un bilancio, ma la chiusura di un periodo buio. Oggi possiamo dire che c’è una linea di confine, un discrimine tra il prima e il dopo. E che il dopo è già iniziato».

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