Solitamente quando si deve costruire una casa si è abituati a pensare che il momento della partenza sia quello di gettare le fondamenta, in realtà è il progetto il punto da cui si deve partire. Così è anche per l’assetto di un paese o di una città soprattutto quando cominciano a presentarsi problematiche di sviluppo nuove, mai affrontate prima.

Forte dei Marmi è in questa situazione. Nelle sue dinamiche di sviluppo si trova oggi a dover risolvere una serie di problemi importanti che possono pesare anche gravemente e negativamente sulla sua immagine, ormai consolidata nel tempo, di un paese che è ai vertici delle classifiche mondiali delle destinazioni turistiche. Problemi di localizzazione di infrastrutture e di viabilità. Da molti anni ormai non si sono realizzate opere pubbliche importanti capaci di offrire nuovi servizi al cittadino e nuova immagine al paese e l’attuale amministrazione è nata proprio con l’obbiettivo di innovazione. Si tratta di compiere delle scelte e di prevedere i relativi investimenti che comprendano per esempio, parcheggi, mercato coperto e nuovi assetti urbanistici e commerciali in un quadro progettuale e programmatico, nel quale siano indicati priorità , tempi e costi. Su tutto questo c’è bisogno di chiarirsi le idee e di affidare incarichi di progettazione, che ci facciano trovare pronti per eventuali finanziamenti e contributi europei, statali e regionali. Ma una progettazione generale e complessiva come questa non può essere calata sui cittadini come un atto preconfezionato e offerto, bisogna invece attivare ed organizzare una partecipazione che consenta il confronto delle idee e delle posizioni. C’è innanzi tutto bisogno di una visione generale e complessiva, di un progetto di paese condiviso dal quale partire. Una visione che prefiguri Forte dei Marmi da qui a venti-trenta anni, partendo, da una parte, dall’esame delle attuali criticità, e, dall’altra, dalle eccellenze per definire un sistema-paese in grado di affrontare le sfide che stanno per arrivare. Sfide ambientali, sociali ed economiche. Dunque un paese sostenibile. Il metodo che cercheremo di attuare, per arrivare a ciò, è quello di definire, tutti insieme, nessuno escluso, questo progetto generale ed organico, il più ampiamente condiviso.

In questo senso il prossimo incontro sulla partecipazione che si terrà a Villa Bertelli giovedì 17 maggio alle ore 21.00, riguarderà una applicazione pratica di una tecnica finalizzata alla definizione di un percorso proiettato nel futuro, per avere dai cittadini un progetto, una visione di paese verso il quali orientarsi. Tutti avranno la possibilità di esprimere la loro idea e le loro opinioni. Chi non si è ancora iscritto potrà farlo la sera stessa. Chi è interessato a ricevere il materiale informativo che è già stato distribuito, può trovare il modulo per l’iscrizione all’ufficio ODT del Comune anche via e-mail ([email protected]).

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