Alcune persone sono convinte che una vacanza sia una “vera vacanza” solo se la meta del loro viaggio è molto lontana o molto conosciuta. Spesso poi c’è una diffusa esterofilia che ci porta a ritenere le destinazioni straniere “più importanti” e quindi più degne di un viaggio rispetto a quelle nazionali. Certo nessuno può negare che una settimana nella Grande Mela o una crociera sui fiordi scandinavi siano esperienze assolutamente fantastiche, tuttavia ci possono essere posti meravigliosi da visitare anche non troppo lontano dalla porta di casa. Lo sanno bene i “veri viaggiatori” che considerano l’atto del viaggiare non solo come scoperta di nuovi luoghi, ma come (e soprattutto) scelta di conoscenza: la via maestra per imparare, sapere e confrontarsi.
D’altronde, come diceva Bruce Chatwin (uno che di viaggi ed esplorazioni se ne intendeva parecchio): “Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma”.
Belluno e i suoi dintorni
Scriveva Dino Buzzati che le impressioni più forti che avesse avute da bambino appartenevano alla terra dove era nato, la valle di Belluno: “le selvatiche montagne che la circondano e le vicinissime Dolomiti”. Non è infatti un caso che proprio le maestose Dolomiti bellunesi siano entrate di diritto nel 2009 tra i patrimoni Unesco dell’umanità. Come ci racconta Erica Pucci, chi decidesse di scoprire questi luoghi non può non visitare Cortina d’Ampezzo, regina delle Dolomiti e meta d’elezione per chi ama la montagna sia in inverno che in estate. Ma il territorio bellunese presenta anche altre paesi incredibilmente suggestivi come Longarone e la deliziosa Pieve di Cadore. E poi, ovviamente c’è Belluno città con “le sue antiche porte e le cupole tondeggianti e morbide”.
La poetica fioritura delle giunchiglie sulle Alpi Apuane
E proprio dietro la porta di casa, c’è un altro spettacolo in grado di lasciarci tutti senza fiato. Questa settimana, Massimiliano Lombardi ci porta in un trekking sul Monte Croce (sopra Stazzema) per ammirare la fioritura delle giunchiglie che avviene durante il mese di maggio. Un vero e proprio spettacolo della natura che da qualche anno sta attirando escursionisti ed appassionati di tutte le età. Il percorso che Massimiliano ci propone segue i sentieri segnati dal CAI e permette di immergersi letteralmente in quello che è diventato l’evento più poetico tra gli appuntamenti primaverili delle Apuane. E che si tratti di una vera e propria “poesia naturale” è confermato anche dal nome scientifico della giunchiglia, narcissus poeticus.
Con i bambini alla Città della Domenica di Perugia
“Giocare è una cosa seria” affermava Bruno Munari, e come non essere d’accordo. Lo sanno bene alla Città della Domenica di Perugia, un luogo dedicato ai bambini (e non solo) dove il gioco e l’atto del giocare vengano considerati passaggi fondamentali, se non addirittura “sacri” nell’evoluzione di ogni esser umano. Marco Pomella ci è stato con i figli e ci racconta che in questo luogo l’elettronica è completamente bandita. Non ci sono schermi touch da toccare, lucine che lampeggiano o pulsanti da pigiare: qui ci sono giochi in cui entrare come il Mostro Boccuccia o su cui arrampicarsi come il grande missile, qui gli animali come cervi e cerbiatti girano liberi. E i bimbi si divertono tantissimo perché fanno quello che dovrebbero sempre fare: giocare spensierati.
