Ma qual è la differenza tra un viaggio e una vacanza? Cosa contraddistingue un turista da un viaggiatore? Quale passione si nasconde dietro il concetto di esplorazione? E quale bisogno intrinseco porta una persona “comune” ad organizzare gli impegni di tutto un anno solo per riuscire a visitare una città o un paese lontano? Le risposte a queste domande non sono affatto facili da trovare.
Lo abbiamo chiesto ai “viaggiatori” di DoveVado e quello che ci hanno detto ci è piaciuto molto: “Noi viaggiamo perché è l’unico modo che abbiamo per conoscere il mondo che ci circonda, perché il viaggio come itinerario e scoperta, e l’atto del viaggiare come scelta e conoscenza, sono la via maestra per imparare, sapere, confrontarsi”.

In una società dove le differenze di cultura, religione, orientamento sessuale, opinioni politiche o semplicemente colore della pelle sembrano spaventare ogni giorno di più, invitano tutti a vedere il viaggio come una vera e propria “attitudine mentale”. D’altronde, come diceva Bruce Chatwin – uno che esplorazioni, un pochino se ne intendeva – il viaggio non soltanto allarga la mente, ma le dà forma.
Buona vacanza a tutti.

 

In Algarve, tra oceano blu e spiagge incantate

dovevado - costa dell'algarve

Se chiedete ad Erika Pucci cosa l’abbia maggiormente colpita della sua vacanza nell’Algarve portoghese, vi risponderà la luce dell’oceano e quel connubio perfetto, quasi magico, tra natura aspra e incontaminata e una movida intensa e colorata. Seguendo i suoi consigli, chiunque si accinga a scoprire questa regione costiera del Portogallo non può prescindere dal vistare la città di Faro, vero cuore pulsante dell’Algarve. Passeggiate per le strade e le piazze del suo centro storico medievale e non mancate una visita all’imponente cattedrale di Igreja. Ma se volete veramente apprezzare fino in fondo la suggestione di questo territorio unico, è all’esplorazione delle sue spiagge e delle sue baie con scogliere a picco sull’oceano blu che vi dovete dedicare: da Praia do Barril a Praia de Albandeira passando per Praia da Dona Ana fino a Praia do Ançao nessuna può essere saltata.

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Berlino, tra virtuosismi architettonici e notti trasgressive

la porta dei leoni a berlino
Berlino – Porta di Brandeburgo Photo on VisualHunt

Questa settimana, Nicola Fiorintini ci racconta la sua vacanza nella capitale della Germania. Partita come un “normalissimo” city break di tre giorni e conclusosi con un’esperienza un po’ “forte”, come la difinisce lui, ma assolutamente “educativa”.
La sua Berlino “di giorno” è fatta di tutte le tappe classiche da brochure turistica: da Alexanderplatz, cuore nevralgico della Germania dell’est durante la Guerra Fredda, all’iconica Torre della Televisione che con il suo profilo unico caratterizza da sempre la skyline berlinese, dalla nuova cupola in vetro e acciaio realizzata dall’archistar Norman Foster per il Reichstag alla mitica Porta di Brandeburgo, dai brandelli del Muro che separava fino al 1989 il mondo in due grandi blocchi al Parco di Tiergarten dove si trova lo Zoo  più famoso della filmografia moderna che immortala per sempre la vita dell’adolescente Christiane F.: “Noi i ragazzi dello zoo di Berlino”.
Ma è la sua Berlino “di notte” che ci regala uno spaccato assolutamente trasgressivo ed assolutamente eccentrico. Nicola ci racconta infatti di una serata evento dedicata al feticismo e alla trasgressione: “La serata è sicuramente “forte” ma non nel senso che io avevo dato a quel termine, in qua e là qualche scena di sesso, poche, a malapena si notano, il livello è più alto, mentale, di giochi di ruolo, di esibizionismo delle proprie perversioni, di un’enorme festa del rispetto e della diversità dove tutti nonostante le loro differenze riescono a convivere”.

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Alla (ri)scoperta di Camaiore

DoveVado - tappeti di segatura a Camaiore

Chi l’ha detto che per viaggiare bisogna andare lontano? Si possono scoprire nuove cose ed imparare nuove storie anche solo cominciando ad osservare il mondo che ci circonda ogni giorno con occhi diversi. Marco Pomella ci porta questa settimana a Camaiore, un luogo del nostro territorio che tutti noi conosciamo ma che riscopriamo in una veste insolita, quella che indossa per la processione del Corpus Domini quando le strade del suo centro storico vengono invase da Tappeti di Segatura colorata. Chiunque abiti in Versilia è a conoscenza della tradizione dei “tappetari”, ma forse non tutti sanno che furono i domestici spagnoli a servizio dei Borboni che realizzarono i primi tappeti di segatura nella prima metà dell’Ottocento.

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ultimo aggiornamento: 19-06-2018


Con DoveVado tra monumenti antichi, tulipani colorati e zaini perfetti

Con DoveVado, alla scoperta di Perugia, Istanbul e dei rifugi alpini