Il Senatore Massimo Mallegni ha inviato, poco fa al Commissario Prefettizio di Pietrasanta e per conoscenza al Ministro Salvini, in merito al tempestivo (ieri) atto di revoca del project per il Museo Mitoraj.  L’atto è stato approvato a due giorni dal ballottaggio.

Egregio Commissario Prefettizio,

nella qualità di sindaco uscente e di Senatore della Repubblica le scrivo per informarla che ho appena appreso che Ella ha provveduto, nella giornata di ieri, ad emettere atto deliberativo che di fatto va a revocare il project financing previsto dalla  amministrazione uscente per la realizzazione del nuovo Museo intitolato a Igor Mitoraj, cittadino onorario della nostra città, già finanziato per 2 MLN di € dal Mibact.
Le ricordo che tale intervento è stato voluto dall’amministrazione uscente con l’obiettivo di valorizzare la figura, il profilo artistico ed umano di un’artista di caratura mondiale che ha fatto di Pietrasanta un punto di riferimento per l’artigianato artistico di cui Pietrasanta è capitale mondiale per la lavorazione del bronzo e del marmo. La realizzazione del Museo Mitoraj sarà, o meglio, sarebbe stata fino a poche ore fa, un elemento di grande impatto per il proseguo del progetto di internazionalizzazione della nostra città e del nostro paese. 
L’atto che Ella ieri ha compiuto ha di fatto azzerato un lavoro lungo anni che avrebbe proiettato Pietrasanta e l’Italia nel mondo recuperando, riqualificando e valorizzando spazi urbani ormai da tempo inutilizzati e di proprietà pubblica.
La diffido pertanto a proseguire con atti conseguenti, stante anche la distanza di 24 ore dall’elezione amministrativa per il rinnovo del consiglio e del nuovo sindaco.
La revoca del projet financing taglia, di fatto, in due un investimento che avrebbe sfiorato 5 milioni di euro cambiando il volto di una porzione strategica della città di Pietrasanta dal punto di vista urbano, turistico e culturale nonché dal punto di vista dell’occupazione.
Questo atto che Ella ha voluto caparbiamente approvare non ha alcun sostegno dal punto di visto della comunità e non è nell’interesse generale del territorio e del Paese. 
E’ incomprensibile come Ella abbia voluto, nonostante il suo ruolo che avrebbe dovuto essere terzo rispetto all’ambito politico e alla programmazione del territorio, insinuarsi in una diatriba che ha visto da sempre l’amministrazione comunale uscente di estrazione centro destra contrapposta al Partito Democratico. 
Non voglio pensar che vi siano state da parte sua interessi di tipo politico che andrebbero ancora di più ad aggravare i suoi atti e la sua posizione.
Il Sig. Ministro che ci legge per conoscenza sono certo che prenderà decisioni conseguenti in merito ad un’azione amministrativa del tutto discutibile.
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