Caso pavone: con determina dello scorso 26 giugno, preso atto che la morte del volatile nel laghetto dei cigni non è stata attribuita dal tribunale di Lucca al Comune di Viareggio – come noto, infatti, la vicenda è stata archiviata – sono stati impegnati 16.717,06 euro per il rimborso delle spese legali sostenute: 7.986,76 al sindaco Giorgio Del Ghingaro, 7.461,50 all’assessore Gabriele Tomei e 1.268,80 all’assessora Sandra Mei.
Le accuse mosse contro il sindaco Giorgio Del Ghingaro e gli assessori Gabriele Tomei e Sandra Mei, finiti sotto indagine per maltrattamento di animali dopo che la pavona era morta nel laghetto dei cigni in Pineta di Ponente e il pavone, rimasto da solo, era stato portato via dalle guardie zoofile Kronos, erano cadute. La richiesta di archiviazione, accolta dal giudice, alla quale si era opposto Raimondo Silveri, presidente della Lac onlus, era stata avanzata dal Pubblico Ministero, in base alle relazioni dell’Asl veterinaria. Nessuna responsabilità del Comune di Viareggio, per il gup. Il caso, come noto, risale ad un anno fa: era il giugno 2017 quando la vicenda fini’ sulla stampa, scatenando lo scalpore di molti animalisti che avevano anche raccolto numerose firme. Il fatto che ai due pavoni fosssero state tagliate le ali, secondo il gup è una pratica di routine: “la tarlatura delle ali e l’inadeguatezza dell’ambiente di custodia non erano tali da fondare alcuna responsabilità a carico degli indagati”. Senza contare che, dalle analisi svolte dall’Asl, è risultato che i pavoni erano ben nutriti e in buone condizioni di salute.