In coma vegetativo, ha reagito a uno stimolo, rispondendo alla pet therapy: la donna ha infatti avvicinato la sua mano a Sun, un labrador adddestrato, che era stato portato accanto al suo letto di ospedale all’istituto San Cataldo, a Lucca, struttura della Asl Toscana Nord Ovest. A rendere nota è la stessa Asl. La paziente da 8 mesi è ricoverata nel ‘modulo’ stati vegetativi del centro, spiega Andrea Bertolucci, il medico referente clinico del reparto, che sulle condizioni della donna parla di “stato di minima coscienza”. In occasione di una giornata di pet therapy nel centro, l’animale è stato portato anche accanto al letto della paziente: dietro ordini vocali semplici degli operatori, la donna ha avuto una reazione muovendo la mano verso il cane. E’ stata poi aiutata ad accarezzarlo e, “a seguito della percezione tattile ha assunto un’espressione del viso rilassata e distesa”.

E’ stato un episodio denso di significato, in grado di dare speranza ai familiari, ma anche un’enorme gratificazione per il personale, che in “San Cataldo” è quotidianamente impegnato a garantire un’adeguata presa in carico dei pazienti, indipendentemente dal loro stato di salute, sempre in un’ottica di qualità di vita. Gli operatori socio-sanitari della struttura polivalente di San Cataldo si occupano degli utenti dell’Hospice, della RSA Arcobaleno, del modulo stati vegetativi e del modulo per disturbi cognitivi comportamentali RSD. Più in generale, la pet therapy rientra in un percorso di umanizzazione delle cure, concetto che si è evoluto negli ultimi anni ed in virtù del quale non c’è solo una malattia da curare bensì una persona da considerare nella sua interezza, con bisogni che riguardano anche la sfera psico-affettiva e relazionale. Il progetto è il frutto di un lavoro di pianificazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie volte a tutelare al massimo sia la persona ricoverata che l’animale coinvolto; alle sedute periodiche di pet therapy partecipano infatti solo cani giudicati idonei in base a precisi requisiti comportamentali e sanitari. I benefici della loro presenza a fianco dei pazienti hanno anche basi chimiche e fisiche: il loro affetto stimola l’organismo a produrre endorfine inducendo uno stato di tranquillità e rilassatezza. Accarezzare un animale significa per alcuni pazienti lasciarsi andare alla tenerezza e anche riscoprire l’importanza del contatto fisico. Di più, la presenza di un animale risveglia spesso ricordi di un’esistenza passata, frammenti di vita che tornano ad affiorare nella mente. E’ quindi importante la relazione che si viene ad instaurare tra il cane e la persona, che spesso permette di aprire nuovi canali comunicativi con il paziente, sempre in funzione del raggiungimento degli obiettivi legati al progetto dedicato a ciascun ospite.

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cane coma vegetativo Lucca pet therapy

ultimo aggiornamento: 07-07-2018


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