Vi siete mai soffermati qualche istante ad assaporare quella sensazione di trepidazione, quasi una frenesia, che si diffonde per tutto il corpo nei momenti che precedono la partenza per un viaggio o anche solo per una vacanza?
Quando, fermi sulla soglia di casa, le valigie già sul pianerottolo, vi girate un attimo indietro per controllare che tutto sia apposto – le finestre chiuse, la manopola del gas girata in orizzontale – ma il vostro cuore e i vostri pensieri non appartengono più al “qui e ora” e sono già proiettati verso il luogo che state per scoprire?
Come scrive – molto meglio di quanto potremmo mai fare noi – Milan Kundera “Non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse”.
Già, sono proprio queste premesse quelle che tutti noi bramiamo. Queste aspettative di un domani lontano dalla routine quotidiana, affrancato dallo stress di giorni che si ripetono identici a sé stessi, un domani ricco di sorprese e di prospettive, pronto in potenza a sbocciare e a trasformare i nostri sogni e desideri in realtà concrete. Da raccontare, da fotografare, da condividere sui social. Da rendere eterne attraverso un hashtag o una story su Instagram.
Ed è proprio con questo spirito d’avventura e di scoperta, con questa voglia di raccontare e di condividere che i travel blogger di DoveVado parlano tutte le settimane dei loro viaggi e delle loro vacanze.
Viaggiare, ovvero vivere viaggiando
E questa magia che pervade i viaggi e l’arte del viaggiare la riassume bene Domenico Puzone nel suo articolo su DoveVado: “Viaggiare ti fa evolvere, ti fa cambiare il modo di pensare, ti fa conoscere nuovi aspetti della tua vita, della vita degli altri ma soprattutto ti fa diventare più sensibile, ti fa diventare più umano”. Travel blogger non solo per passione ma anche per professione – i video dei viaggi che compie in giro per il mondo sono seguitissimi sul suo canale YouTube, Wandering Spot – Domenico sostiene che ogni “vero” viaggiatore ha come un chip installato nella mente che si attiva non solo quando è in partenza per una qualche destinazione sconosciuta ma tutte le mattine, appena sveglio, perché quello che veramente lo contraddistingue da un banale turista è l’attitudine mentale: il viaggio gli vive dentro, gli scorre sotto pelle, scandisce il suo tempo, definisce il suo presente.
Sant’Apollinare in Classe e il fascino del mosaico bizantino
Se si dovesse individuare il simbolo per eccellenza dell’arte bizantina del mosaico in Italia, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, si aggiudicherebbe senza ombra di dubbio uno dei gradini più alti del podio. Non solo, ma proprio per la sua unicità architettonica e pittorica, viene universalmente riconosciuta come il più grande esempio di basilica paleocristiana mai edificata.
Alberto Macaluso l’ha visitata e l’ha raccontata in un articolo su DoveVado. Come tutti coloro che la vedono per la prima volta, anche lui è rimasto impressionato dalla grandiosità dei mosaici che ne ricoprono interamente il catino absidale. Decine se non centinaia di migliaia di piccolissime tessere policrome danno vita ad una composizione armonica che si contraddistingue per la brillantezza della colorazione e per l’accuratezza dei dettagli. Anche quelli più piccoli. Il fondale dorato dal quale emergono personaggi religiosi e soggetti animali, contribuisce a conferire all’intero sito un aura di solennità e di elevazione spirituale.
Il vero significato dietro le tre XXX di Amsterdam
Confessiamocelo: tutti noi abbiamo sempre creduto – erroneamente – che le tre XXX che vediamo accompagnare spesso il nome della capitale dei Paesi Bassi altro non fossero un rimando al suo celebre quartiere a luci rosse che da sempre attira orde di turisti, incuriositi dai sexy shop e dai bordelli che espongono in vetrina signorine compiacenti. Ma il vero significato delle tre XXX non ha nulla a che vedere con Rossebuurt, come viene chiamato in olandese il Red Light District di Amsterdam. Ce lo spiega molto bene Paolo Salvetti che racconta che le X che si trovano sulla bandiera della città, vengono interpretate o come un rimando alle tre croci di Sant’Andrea e ai tre nobili aggettivi associati ad Amsterdam (Valorosa, Decisa, Misericordiosa), oppure come un monito perenne alle tre grandi prove che la città ha dovuto fronteggiare nel corso della sua vita millenaria: L’Acqua, il Fuoco e la Pestilenza.