Rave party in spiaggia, la Lecciona come il Far West

A denunciare quanto accaduto è Legambiente:

“Vogliamo informare i cittadini e le persone che hanno a cuore questo parte di territorio e che vorrebbero che non venisse degradato ancora di più che abbiamo inviato il comunicato che segue al Comune di Viareggio, al Parco MSRM, alla Capitaneria di Porto, per il “rave party” di domenica scorsa alla spiaggia della Lecciona

Legambiente Versilia informa che nella notte tra il 14 ed il 15 luglio scorso, sulla spiaggia della Lecciona, in piena riserva naturale protetta del parco MSRM,  si è svolta una festa (un vero e proprio “rave party”), con musica ad alto volume, vendita di bevande alcooliche ed forse “altro”.

La festa si è protratta fino alle prime ore del mattino; alla fine rifiuti sparsi dappertutto (lattine, bottiglie di plastica e di vetro, ecc.); aggiungiamo che, come avvenuto in altre occasioni, l’alimentazione elettrica era assicurata da un gruppo elettrogeno, che sicuramente non è stato portato lì se non con un mezzo motorizzato!

Una nostra associata si trovava lì la mattina presto a passeggiare, ha scattato varie foto e girato qualche video tra le 6,30 e le 9 del mattino per documentare la cosa; la stessa persona ha fatto varie telefonate per allertare le autorità preposte (polizia municipale, capitaneria di Porto, non il Parco perché non esiste un numero di reperibilità), ma sembra che la cosa non suscitasse grande interesse. Riportiamo le sue parole: “ho chiamato: Guardia Costiera, Polizia Municipale, 113;  le risposte sono state : “Tra un po’ mandiamo qualcuno. Non ho capito dov’è. Vuole che andiamo a pulire? Chiedo all’ufficiale, non abbiamo mezzi per raggiungere il posto . Abbia pazienza ma sa abbiamo poche pattuglie tra un’ora mandiamo qualcuno. Grazie per la segnalazione, continui pure..ne può fare una al giorno

Cosa concludere?  Che non esistono (o sono molto carenti) controlli su quello che succede nel parco, dove può ormai spadroneggiare chiunque, come nel Far West, ma senza gli sceriffi…, controlli che dovrebbero essere fatti da Comune, Capitaneria, Parco, ognuno per le proprie competenza; questo, associato alla mancanza di qualunque tipo di segnaletica efficace  che dica dove siamo (in un  parco naturale di particolare pregio e delicatezza) e cosa si può e cosa non si può fare, fa sì che ognuno si senta libero di fare ciò che vuole, visto che si tratta di terra di nessuno!

Chiediamo che ognuno faccia la sua parte, che per esempio il Comune di Viareggio, tenga chiusi gli accessi  ai mezzi motorizzati: le sbarre che dovrebbero chiudere le varie stradine che portano nella Macchia Lucchese e che chiudono il “vialone” sono sempre aperte, giorno e notte, basterebbero un po’ di lucchetti;  la segnaletica poi è del tutto carente e dove esiste è danneggiata e deve  essere ripristinata! il Parco invece deve vigilare e farsi vedere con i suoi guardaparco, almeno in estate dovrebbero essere dislocati qua in maniera fissa soprattutto il fine settimana.

Se il regolamento del Parco, il piano del rumore del comune, le normative nazionali e comunitarie a tutela dell’ambiente hanno ancora un senso, ci aspettiamo che vengano applicate e fatte rispettare dalle istituzioni preposte! Chiediamo che venga ripristinato un servizio di vigilanza sul territorio protetto, come avveniva fino a qualche anno fa: un coordinamento tra i vari enti potrebbe garantire quel minimo di controlli necessari a far sì che questa zona ricevesse la giusta attenzione e non fosse percepita come “terra di nessuno”.

I prossimi fine settimana saranno un banco di prova: vogliamo sperare che i cittadini più attenti non debbano continuare a fare segnalazioni a vuoto, come un disco rotto”

 

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