“Alcuni giorni fa è stata pubblicata la notizia di un progetto che prevede in settembre la realizzazione di lavori per il drenaggio delle aree umide delle Pinete di Ponente e di Levante. Si tratta di un progetto di circa 20 anni fa, che venne accantonato perché giudicato dannoso dall’allora Autorità di Bacino del Serchio perché aggravava il fenomeno di salinizzazione in atto. L’importanza di aree umide nelle Pinete, infatti, non è solo legata al Paesaggio ed alla Biodiversità che ospitano, ma anche alla funzione che svolgono nel contrastare l’ingresso di acqua di mare nelle falde di acqua dolce. Gli allagamenti che hanno tanto apprezzato i cormorani la scorsa primavera, mantenendo uno strato umido dalla superficie in profondità, costituiscono una barriera idrostatica all’ingressione di acqua marina che, con il drenaggio, verrebbe a mancare”.

Lo scrivono in una nota gli Amici della Terra Versilia, per voce del presidente Giovanna Marini:

“Ciò non solo ridurrebbe ulteriormente le riserve d’acqua dolce esistenti, già duramente provate dagli eccesivi consumi e dai cambiamenti climatici, ma causerebbe, anche, danni irreversibili a fondamenta e cantine non costruite per stare in terreni carichi di acqua salata. Perché come insegna Sant’Agostino non si può sgottare il mare. Per ogni metro di acqua dolce drenato in superficie ne risalgono 40 di acqua salata sottoterra. Non è un caso che i valori più elevati di salinità nell’entroterra si trovano in prossimità delle Idrovore. Una delle quali è quella della Sassaia che porta acqua salata nel fosso Farabola, dove va ad aggiungersi a quella che risale dalla foce del Canale Burlamacca ed a quella che viene dal Depuratore di Viareggio. Perché, durante tutto l’anno ed in particolare durante: l’alta marea, le piogge e le mareggiate, nelle fognature nere si infiltra acqua di mare dagli sbocchi delle fognature bianche presenti nel Burlamacca e nelle darsene. Magari, per evitare gli allagamenti delle strade e delle cantine sarebbe più utile, e meno dannoso per le falde d’acqua dolce, provvedere ad impedire al mare di entrare nelle fognature bianche, e dalle fognature bianche in quelle nere, con il duplice vantaggio di favorire il buon funzionamento del depuratore altrimenti difficile da ottenere.

Per i motivi detti, l’Associazione Amici della Terra chiede;

  • di asciugate le strade ma non le Pinete per non aggravare il deficit idrico annuo esistente, stimato dal Comune di Viareggio intorno ai 1.400.000 – 1.700.000 mc/anno,
  • di investire gli utili di esercizio 2016/2017 del Consorzio di Bonifica in interventi mirati a contrastare il fenomeno di salinizzazione per continuare ad avere attività produttive e soprattutto acqua dolce da bere .

 

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