Da Venerdì 3 a Martedì 7agosto, difronte allo Stadio dei Pini, incontri, dibattiti, spettacoli teatrali, concerti.

Ogni sera attraverso l’arte sia in cucina che sul palco verrà raccontato come è fondamentale esserci poiché la battaglia nella ricerca della Verità, Giustizia e Sicurezza è appena cominciata.

Un altro appuntamento importante per ricordare e per andare avanti.

Continua l’impegno dell’Associazione il Mondo che Vorrei Onlus attraverso 5 giornate in nome della Memoria e della Solidarietà.

Cinque giorni dove sul palco allestito davanti allo Stadio dei Pini di Viareggio si potranno ascoltare dibattiti e incontri assistere gratuitamente a spettacoli teatrali e concerti.

“L’impegno, che L’associazione mette ogni anno nell’organizzare in questa 5 giorni Della Solidarietà e della Memoria, la partecipazione di tantissime persone sono la più forte testimonianza da parte dei familiari e dei cittadini di Viareggio e di tante città d’Italia che non hanno intenzione di dimenticare le sue vittime  – spiega il presidente Marco Piagentini: “Ci teniamo particolarmente a ringraziare il Consigliere regionale Stefano Baccelli per l’iniziativa attraverso una mozione in Regione per introdurre i dispositivi antideragliamento”

Questa la lettera inviata al ministro dei trasporti:

“Ill.mo Ministro,

siamo i familiari delle vittime dell’incidente ferroviario accaduto nel Giugno 2009 a Viareggio, oggi riuniti nell’associazione onlus IL MONDO CHE VORREI.

Le scriviamo apprezzando la decisione di voler dare un forte segnale di discontinuità con la precedente gestione delle  Ferrovie Italiane.

Gestione che, dal 2006 ad oggi, ha portato tagli pesantissimi sulla sicurezza sia nel trasporto merci pericolose che nel trasporto passeggeri.

Sappiamo bene come le gestioni sciagurate di questi presunti manager di stato hanno continuamente ridotto i controlli sui materiali rotabili, sulle stesse infrastrutture e portato una continua riduzione del personale dedito al controllo e al presidio delle stazioni ferroviarie.

Tutto questo non lo dicono i familiari perché accecati dalla rabbia e dal  dolore di ciò che ha distrutto le loro vite, ma basterebbe ascoltare chi lavora da sempre in ferrovia, oppure  leggere le motivazioni del collegio di Lucca dopo la sentenza del Gennaio 2017 o approfondire i report annuali dell’ANSF ma forse più semplicemente  basta guardare quante persone sono state volontariamente uccise dal 29 giugno 2009 ad oggi.

Volontariamente, poiché vittime della “negligenza”, “dell’imperizia”, “di chi aveva le capacità tecniche,  gli strumenti e i mezzi economici, tuttavia non ha fatto nulla per evitare la morte di 32 persone” così come probabilmente, ma questo saranno i tribunali a confermarlo, ad Andria e Corato a Pioltello o a Torino.

Più volte abbiamo scritto all’ex Ministro che da sempre ha dovuto difendere chi indifendibile, negando la verità dei fatti anche se scaturite da una sentenza e dalle sue motivazioni, e non stiamo parlando di imputati ma del sistema ferroviario italiano ed europeo .

Chiediamo che codesto Ministero sia, per quanto la legge lo possa consentire, attraverso una sua rappresentanza presente nei processi in corso o che si apriranno prossimamente, per comprendere al meglio quale e quanta incuria  c’è stata e quanta è ancora  presente nelle ferrovie italiane e nelle ferrovie private. Poiché quell’incuria ha ucciso uomini donne e bambini  e continuerà a mietere vittime.

Saremo lieti, come anticipato e confermato dal Sottosegretario di Stato Dott. Armando Simi, di poter conferire con Lei e di poter raccontare ed informarla di tanti passaggi che sicuramente nemmeno Lei conosce.

Certi di una sua conferma di lettura, le auguriamo buon lavoro in attesa di incontrarla, possibilmente in autunno dopo che le mie condizioni fisiche mi permetteranno di uscire di casa”.

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