“Sono rimasto stupito dal fatto che Forte dei Marmi non sia stata inserita nel progetto Spiagge Sicure, il piano di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale alla falsificazione e contraffazione di prodotti commerciali disegnato dalla direttiva del Ministro dell’Interno che ha visto l’erogazione di due milioni e cinquecentomila euro, provenienti dal Fondo unico giustizia, ripartite tra 54 enti locali”.

Il Sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi ha manifestato la sua delusione e dissenso durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Comune, in occasione della giornata che proprio Forte dei Marmi ha organizzato per la Lotta alla Contraffazione e all’Abusivismo Commerciale in collaborazione con Indicam, l’associazione nazionale per la Tutela della Proprietà Intellettuale con cui ha firmato un protocollo, nell’ambito del Progetto Sicurezza 2018 che ha visto il Comune di Forte dei Marmi primo in Italia nell’applicare il D.L. 50/2017.

Grazie al decreto legge infatti, Forte dei Marmi, tramite sponsorizzazioni private da parte delle categorie economiche, di semplici cittadini e turisti è riuscita ad arrivare alla somma di 160mila euro e assumere personale aggiuntivo di Polizia Municipale (20 agenti) da dedicare alla sicurezza del Paese ed al controllo delle spiagge .

“I criteri che il Ministero dell’Interno ha stabilito per accedere al contributo, sono standard che Forte dei Marmi non può raggiungere. Infatti il paese con i suoi 9 km quadrati di territorio e le 42 strutture alberghiere presenti, non potrà mai raggiungere le 500.000 presenze alberghiere (nell’anno 2017 sono state 396.000). Forte dei Marmi ha una presenza turistica qualitativa e non numerica e la sua conformazione prevede numerosissimi ospiti di abitazioni private di proprietà od in affitto che portano ben sopra le 500.000 unità turistiche il dato complessivo ”.

“E’ assolutamente necessario – incalza il Sindaco Murzi – che il Ministero dell’Interno tenga presente che Forte dei Marmi non è solo un’eccellenza turistica, che le sue presenze turistiche non sono solo alberghiere ma anche in abitazioni private e, soprattutto che Forte dei Marmi è un posto dove il l’incidenza della vendita dei prodotti contraffatti è qualitativamente e quantitativamente superiore a quella di altri comuni che sono rientrati nei banali criteri numerici richiesti. Escludere noi che siamo un comune virtuoso e che da soli abbiamo cercato nelle nostre tasche i soldi per contrastare il fenomeno abusivismo non è cosa corretta ed il fatto che i soldi li abbiamo messi fuori da soli non può essere usato come un giustificativo. Noi vogliamo essere almeno pari agli altri per quanto riguarda i fondi erogati dal Ministero.

Stiamo combattendo l’abusivismo commerciale e la contraffazione in prima linea, perché è da qui che parte molto dell’abusivismo di élite ed è un dato di fatto, purtroppo, che all’interno della contraffazione ci sono articoli di qualità superiore e a Forte dei Marmi vengono a volte vendute borse falsificate anche a 1000 euro: un danno enorme non solo per le aziende che producono legalmente, ma anche per i lavoratori e per le casse dello Stato.

Purtroppo per i venditori abusivi della merce contraffatta. la spiaggia di Forte dei Marmi ha un valore pari a quello che per un onesto commerciante può’ avere una attività in Via della Spiga a Milano. Con sforzo gliela stiamo sottraendo, ma dimenticare Forte dei Marmi dal progetto ministeriale, mi è sembrato davvero poco lungimirante, oltre che ingiusto”.

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