Contrastare l’abusivismo sul litorale elbano e restituire il pubblico demanio marittimo alla libera fruizione da parte del cittadino.

È l’obiettivo di una complessa attività di polizia coordinata dalla Direzione marittima della Toscana, agli ordini dell’Ammiraglio Giuseppe Tarzia.

Una serie di interventi blitz, eseguiti dai militari della Guardia costiera di Portoferraio, con l’ausilio del Nucleo Operativo di Protezione Ambientale della Capitaneria di Livorno, con controlli mirati che hanno rivelato abusi, sia sulle spiagge che sul mare antistante alcuni tratti di costa dell’Elba.

E proprio sul mare, davanti Marina di Campo sono state sottoposte al controllo le attività di tre concessionari di ormeggi per imbarcazioni. Le misurazioni effettuate dalla Guardia costiera hanno permesso di accertare, per ognuna delle ditte titolari dei cosiddetti “campi boe”, una maggiore occupazione dello spazio di mare concesso, del doppio rispetto al titolo autorizzativo rilasciato dal Comune. Complessivamente, sono oltre 2.000 i metri quadrati di superficie per i quali è stata verificata l’illecita occupazione. È stata quindi messa la parola “fine” agli indebiti guadagni da parte dei concessionari, ai quali sono stati sequestrati boe, gavitelli e cime di ormeggio, oggetto del reato commesso per la violazione alle norme del codice della navigazione. La Guardia costiera li ha deferiti all’Autorità giudiziaria della Procura della Repubblica di Livorno, informata immediatamente dei fatti.

Sempre a Marina di Campo, l’intervento dei militari, nelle primissime ore della mattina, ha stroncato un’altra attività illegale condotta da un operatore commerciale, titolare di un punto di noleggio di attrezzature balneari. 15 lettini e 7 ombrelloni sono stati posti sotto sequestro, in quanto il titolare aveva occupato con essi una porzione di spiaggia, in prossimità della linea di battigia, di oltre 30 metri quadrati, in palese violazione alle condizioni imposte nell’autorizzazione concessa dal Comune che prevede la possibilità di installare le attrezzature solo a richiesta del cliente. Per l’occupazione abusiva, è stata data notizia, anche in questo caso, all’Autorità giudiziaria.

Fatti analoghi, questa volta commessi da privati cittadini, sono stati riscontrati nelle spiagge libere di Straccoligno e Ferrato (comune di Capoliveri) e nelle spiagge di Topinetti e Lungomare Kennedy (comune di Rio), dove la Guardia costiera ha accertato l’illecito posizionamento di attrezzature balneari, al di fuori dell’orario previsto dal regolamento comunale, procedendo al sequestro di 25 ombrelloni, 10 paletti, 10 sedie a sdraio e 4 lettini. Il materiale incustodito era stato lasciato da ignoti dal giorno precedente, al fine di assicurarsi una porzione esclusiva di spiaggia libera, e in “prima fila”, per il giorno successivo, non permettendone il libero e corretto godimento agli altri cittadini.

In località Fetovaia, infine, dopo accurati appostamenti, i militari della Guardia costiera hanno contestato ad un noleggiatore di attrezzature balneari operante nella zona lo svolgimento dell’attività prima dell’orario previsto dal regolamento comunale sulle aree destinate alla balneazione. Amministrativa, in questo caso, la violazione contestata al responsabile, al quale i militari hanno comminato una sanzione di oltre 1.000 euro.

L’attività della Guardia costiera continuerà anche nei prossimi giorni, intensificandosi nel periodo di maggior flusso, in prossimità di Ferragosto, a garanzia della libera fruizione da parte della collettività delle spiagge e del mare, non solo dell’Isola d’Elba ma di tutte le località toscane maggiormente caratterizzate dalla presenza di turisti.

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Guardia costiera isola d'elba

ultimo aggiornamento: 08-08-2018


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