Blitz delle Guardie Zoofile dell’Enpa e della Polizia municipale di Prato in una casa. Tutto è partito dalla segnalazione di maltrattamento di un cavallo

In casa con 54 cani, scoperto un allevamento abusivo di cuccioli

L’abitazione in realtà era un canile abusivo con ben 54 cani. La scoperta è stata fatta in una zona agricola alla periferia ovest di Prato dalle guardie zoofile Enpa e dalla polizia municipale. A finire nei guai un cinquantacinquenne italiano disoccupato che, come ipotizzato,  campava dalla vendita di cuccioli di razza che allevava in casa e in un recinto all’esterno in pessime condizioni igieniche e chiusi in piccoli spazi spesso al buio. Al momento del blitz gli uomini dell’Enpa e della Municipale, hanno contato 29 chihuahua di cui 3 cuccioli, 20 bulldog francesi e 2 doberman, tutti dotati di microchip.
Tale perquisizione domiciliare, su disposizione della Procura di Prato, è nata dopo il controllo a cui è stato sottoposto l’uomo per il cavallo presente nella sua proprietà che secondo una segnalazione veniva maltrattato. Effettivamente l’animale era legato a una corda molto corta e fermata con un picchetto, sotto il sole e senza possibilità di muoversi. In questa occasione le guardie zoofile hanno notato la presenza di numerosi bulldog francesi vicino all’abitazione. Alla richiesta di poter verificare la presenza del microchip, l’uomo ha rifiutato l’ingresso in casa e ha portato i cani fuori dal recinto uno ad uno. A insospettire gli uomini dell’Enpa anche il guaire di altri cani proveniente dalla casa. Al ritorno in ufficio , quindi, sono stati effettuati accertamenti al servizio veterinario dell’Asl Toscana centro da cui è emerso che il cinquantacinquenne aveva denunciato il possesso di 32 cani tra doberman, bulldog francese e chihuahua. Sul web ne veniva pubblicizzata la vendita indicando come luogo dell’allevamento proprio la casa del proprietario che più volte è stato chiamato per giustificare sia il possesso del cavallo, senza microchip, libro di stalla e della iscrizione all’anagrafe equina, sia la detenzione dei cani. Non si è mai presentato, adducendo varie scuse. Agli investigatori non è restato che comunicare la situazione alla competente Procura della Repubblica di Prato che ha dato il via libera alla perquisizione e che ora dovrà valutare quali reati contestare all’uomo. Pesante il quadro delle sanzioni amministrative che l’improvvisato allevatore dovrà sostenere. Secondo l’Enpa si tratta di diverse migliaia.
I cani però restano con il 55enne. Dovrà rispettare una serie di prescrizioni sugli spazi, la luce e l’igiene dell’abitazione per il benessere degli animali e delle persone che vivono all’interno.
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allevamento abusivo cani prato

ultimo aggiornamento: 14-08-2018


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