I Finanzieri del Comando Provinciale di Firenze, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, su cui già pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, e un portoghese incensurato, con l’accusa di importazione e detenzione ai fini di spaccio di 756 kg di sostanza stupefacente di tipo hashish.

L’operazione è il frutto della intensificazione delle attività di controllo economico del territorio nei mesi estivi su tutta la provincia.

In particolare, prime informazioni raccolte sul territorio suggerivano ai finanzieri della Compagnia di Empoli di monitorare, nelle ore notturne, il passaggio di carichi sospetti.

Dopo lunghi appostamenti in diversi luoghi, una delle scorse notti i militari notavano, nella zona industriale di Terrafino, un autocarro scortato da un’autovettura di grosse dimensioni che procedevano a bassa velocità. Quindi uno scambio di segnali luminosi tra i due mezzi e una deviazione per defilarsi in prossimità di un’area di parcheggio.

Non conoscendo il contenuto del carico e il livello di pericolosità dei soggetti, i finanzieri chiedevano subito rinforzi ai colleghi del Gruppo di Firenze, facendo anche intervenire sul posto un cane antidroga dell’aeroporto. Mossa, anche questa, che si rivelerà vincente.

Seguiva quindi un periodo di osservazione occulta che permetteva di vedere il trasbordo, in tutta fretta, di colli di grosse dimensioni dall’autoarticolato all’auto.

I Finanzieri irrompevano quindi in forze e i due malviventi si davano a precipitosa fuga, prontamente interrotta, durante la quale lanciavano anche un plico poi rivelatosi un mazzo di banconote per un valore di 2.000€.

Le successive operazioni di perquisizione consentivano di individuare, anche grazie all’unità cinofila, complessivi 756 kg. di hashish contenuti in involucri di canapa, gran parte dei quali ancora abilmente occultati sulla fiancata laterale del mezzo e riposti al di sotto di alcuni pallet di legno.

All’interno di tali pacchi la sostanza stupefacente rinvenuta era già suddivisa in panetti ovvero ovuli.

La merce, ove “piazzata” sul mercato, avrebbe fruttato più di 10 milioni di euro.

Per i due soggetti, tratti in arresto in flagranza di reato e associati al carcere fiorentino di Sollicciano, il Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

I Finanzieri stanno ora procedendo alla ricostruzione della provenienza dell’ingente carico di droga e all’individuazione del mercato di sbocco.

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ultimo aggiornamento: 14-08-2018


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