Polizia di Stato:  turbativa d’asta e truffa ai danni dello stato, eseguite 3 misure cautelari a cura del personale della Squadra Mobile. 

Su ordine del Procuratore della Repubblica di Livorno,la Polizia di Stato sta eseguendo, in queste ore, l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della Protezione Civile del Comune di Livorno e dell’imprenditore Emanuele Fiaschi, titolare della ditta individuale “TECNOSPURGHI di FIASCHI EMANUELE” di Livorno, nonché di una misura interdittiva del divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza, anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese, per il periodo di un anno, a carico Nicoletta Frugoli rappresentante commerciale della società “COMUNICAITALIA SRL” di Roma.

L’ ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno a seguito delle indagini dirette dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile di Livorno, per i reati di turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato.

“Brinderemo all’alluvione”. La frase, intercettata, è di Emanuale Fiaschi, ed è stata inserita nel fascicolo d’indagine relativo alle tre misure cautelari per turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato,
Secondo il pm titolare dell’inchiesta, curata dal procuratore capo della Repubblica di Livorno Ettore Squillace Greco, Riccardo Stefanini e Emanuele Fiaschi “lucravano sistematicamente ai danni del Comune di Livorno”.  Gli appalti, sempre secondo la Procura, erano “pilotati” per la Tecnospurghi (società dello stesso Fiaschi) e “cuciti addosso” a ComunicaItalia, società di Roma di cui rappresentante commerciale (colpita da misura cautelare interdittiva) è Nicoletta Frugoli di Viareggio.

A Livorno come a L’Aquila per il terremoto: “Ci siamo allarmati quando da alcune intercettazioni abbiamo sentito dire da alcuni imprenditori brinderemo all’alluvione”, ha detto il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco illustrando con il questore Lorenzo Suraci le indagini, che hanno preso le mosse dall’alluvione del 10 settembre dello scorso anno. Secondo quanto è emerso lo stesso Stefanini, preposto alle gare d’appalto avrebbe pilotato le procedure di due gare d’appalto: per questo l’accusa di turbativa d’asta in concorso con Emanuele Fiaschi, titolare della ditta livornese Tecnospurghi per la gara ‘Multiservizi’, e in concorso con Nicoletta Frugoli rappresentante di Comunicaitalia Srl, una società di Roma, con sede a Viareggio, per la gara sull’Alert system. Si tratta di appalti sotto soglia, cioè tutti sotto i 41mila euro. Nel primo caso, un appalto da 35 mila euro, secondo la polizia Stefanini avrebbe favorito Fiaschi facendo di tutto per scoraggiare un altro imprenditore a partecipare alla gara per la fornitura alla protezione civile di mezzi spargisale. Nel secondo, un appalto da 23 mila euro, sempre Stefanini si sarebbe accordato con Frugoli, attraverso uno scambio di mail, sui criteri di scelta per far vincere il bando prima che venisse emesso. Bando che è stato redatto poi con criteri talmente stringenti che alla gara non si era presentato nessun altro. Sia Stefanini sia Fiaschi, legati secondo gli investigatori da un consolidato rapporto fatto di regalie varie, pacchi dono e cene offerte dall’imprenditore, sono indagati anche per truffa aggravata ai danni dello Stato. In occasione dell’allerta meteo per neve e ghiaccio del 25-26 febbraio e 1 marzo 2018, “sono state accertate gravi irregolarità compiute da Stefanini”, spiegano gli inquirenti, “nel calcolare i costi degli interventi della ditta di Fiaschi”.

 

 

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