La pagoda finisce sotto sequestro: i sigilli apposti dalla Capitaneria di Porto su disposizione dell’autorità giudiziaria

Fine della storia. Dopo giorni di querelle, e note stampa, questa mattina la pagoda del Twiga è stata sottoposta a sequestro, per abuso edilizio e demaniale ( innovazioni non autorizzate ), su ordine dell’autorità giudiziaria. Ad apporre i sigilli, su disposizione della Procura, sono stati i militari della Capitaneria di Porto di Viareggio.

Lo scorso 23 agosto l’ufficio demanio del Comune di Pietrasanta aveva firmato l’ordinanza di demolizione della pagoda di Daniela Santanchè,  dando tempo fino a ottobre, ma oggi la stessa è stata sottoposta a sequestro giudiziario. Secondo l’accusa l’ipotesi di reato è quella di abuso edilizio e demaniale. Indagato anche l’ amministratore unico della società del Twiga.

Una vicenda, quella della pagoda, nata a livello politico, da parte dell’opposizione, e che invece è approdata in una inchiesta della magistratura.

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