Avanti tutta con il “Contratto di Fiume” per il torrente Serra. Sfumato circa un anno fa l’accesso ai finanziamenti regionali, il Comune di Seravezza trova nell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale un nuovo e autorevole patrocinatore, grazie al quale entra nel progetto europeo “Interreg Italia-Francia Marittimo Proterina-3Évolution 2014-2020” finalizzato alla protezione dei territori dai rischi naturali. In questo ambito, e nell’arco dei prossimi nove mesi, si svilupperà il lavoro che porterà alla definizione del Contratto, strumento operativo per la valorizzazione e la fruizione del sistema fluviale. «Siamo alla fase embrionale del progetto», spiega l’assessore alle opere pubbliche Giuliano Bartelletti. «In questi giorni stiamo muovendo i primi passi per la realizzazione del percorso partecipativo, determinante per la messa a punto dei contenuti del futuro “Contratto di Fiume”. Intanto, sottolineo con grande soddisfazione il fatto che l’Autorità di Bacino – che prese conoscenza del nostro progetto lo scorso anno in sede di bando della Regione Toscana – abbia deciso di sponsorizzarlo e di farne finanziare la realizzazione, segno anche dell’ottimo lavoro scaturito dalla collaborazione del Comune e della Fondazione Terre Medicee con il Dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa che da anni studia e analizza nel suo complesso il sistema fluviale della Versilia».

I “Contratti di Fiume” sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata per la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche e per la valorizzazione dei territori fluviali. Obiettivi coerenti con le direttive europee ai quali si affiancano anche finalità di salvaguardia dal rischio idraulico e di promozione dello sviluppo locale. Le procedure sono codificate a livello nazionale: si parte dalla condivisione di un documento d’intenti fra soggetti con specifiche competenze nel settore e si prosegue con il coinvolgimento del territorio, la messa a punto di un’analisi conoscitiva della realtà oggetto degli interventi, l’elaborazione di un documento strategico condiviso, la definizione del programma d’azione. Tutto ciò attraverso processi partecipativi aperti ai territori. Alla fine del percorso si giunge alla sottoscrizione del Contratto, che contiene tutti gli impegni condivisi e quelli specifici di ciascun ente coinvolto nel protocollo d’intesa, nonché le tempistiche di realizzazione e il piano di monitoraggio.

Riconoscendone la sensibilità su queste tematiche e la validità del primo approccio progettuale, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, con il coinvolgimento anche del Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord, ha voluto il Comune di Seravezza al proprio fianco in un ruolo di coordinamento. «Siamo alla primissima fase di condivisione del documento d’intenti e di stipula del protocollo d’intesa per la creazione della cabina di regia fra enti», dice ancora l’assessore. «Con un’assemblea pubblica e con un avviso di Manifestazione d’Interesse coinvolgeremo poi l’associazionismo locale e costituiremo un Tavolo di Lavoro che avrà il compito di definire le azioni prioritarie da inserire nel “Contratto di Fiume”. L’aspetto importante è che attraverso questa elaborata ma pragmatica procedura mettiamo assieme enti diversi, ognuno per la propria specifica delega o competenza, creando i presupposti di una sinergia, di un coordinamento che difficilmente si realizzerebbe altrimenti. Il Contratto diventa così uno strumento comune, una piattaforma grazie alla quale catalizzare finanziamenti e realizzare azioni condivise».

La progettazione e la costruzione del percorso partecipativo sono a cura di “Comunità Interattive – Officina per la partecipazione” su incarico dell’Autorità di Bacino. «Abbiamo maturato varie esperienze di percorsi partecipativi in Toscana e in Emilia Romagna e stiamo seguendo il percorso che porterà al “Contratto di Lago” per il Massaciuccoli», dice Antonella Giunta di Comunità Interattive-Officina per la Partecipazione. «Adesso siamo impegnate nella raccolta di materiale informativo sul territorio di Seravezza e nelle prime interviste. Durante il percorso partecipativo organizzeremo momenti di coinvolgimento di tutta la comunità, come ad esempio un’occasione formativa-informativa sul rischio alluvione e una “passeggiata conoscitiva” che permetterà ai partecipanti di visitare i luoghi ed essere informati sulle azioni proposte dal Tavolo di Lavoro. Contiamo di arrivare alla definizione del “Contratto di Fiume” entro giugno 2019».

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contratto di fiume seravezza torrente serra

ultimo aggiornamento: 08-09-2018


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