“Su I Care sindaco non minimizzi”

Nel corso del Consiglio comunale di questa mattina (1 ottobre) che aveva ad oggetto, fra l’altro, i conti delle società partecipate del Comune, ho ascoltato il sindaco affermare che la fila dei cittadini davanti alla sede di I Care è sintomo di un rinnovato e positivo rapporto fra amministrazione e contribuenti. È una dichiarazione che ritengo gravemente offensiva nei confronti di tutti i cittadini, vista la fila delle proteste veementi che c’è ogni mattina ed ogni pomeriggio ad I Care”. Così il capogruppo del Movimento dei cittadini per Viareggio e Torre del lago Puccini Massimiliano Baldini che condanna l’atteggiamento del primo cittadino nei confronti delle proteste dei cittadini verso l’azienda pluriservizi. In particolare, secondo Baldini, le proteste sarebbero dovute al recapito di “atti non solo prescritti ma anche non conformi e con richieste di somme ingenti”. “Un’affermazione di questo tipo – insiste Baldini – a fronte degli annullamenti massivi operati da I Care per somme vicine al milione e mezzo di euro e dei numerosissimi contenziosi che pendono avanti la Commissione tributaria a Lucca per accertamenti infondati, non mi pare nè seria, nè accettabile e irrispettosa verso tutti coloro che hanno dovuto perdere tempo e denaro rivolgendosi a professionisti costosi per difendersi dagli errori di I Care. Società che, lo ricordo ancora, è nata con il parere contrario dei revisori dei conti, è sottoposta a verifica da Anac ed è oggetto di profondi dubbi in ordine ai suoi conti ed al suo futuro che non vorremmo fosse il medesimo della Viareggio Patrimonio”.
“Tanto è vero che – aggiunge Baldini – non pochi ricorrenti ed avvocati stanno pensando di allargare il contraddittorio delle cause avanti la Commissione tributaria allo stesso Comune di Viareggio per non correre il rischio di rimanere con il cerino in mano. E la riprova di queste affermazioni sta nelle contestazioni provenienti da più consiglieri comunali in ordine alle difficoltà di accesso ai dati ed alle carte di I Care che ha trasposto e frappone non poche resistenze avverso i diritti di informativa dei rappresentanti eletti”.