C’è preoccupazione da parte dei biologi del Cetus di Viareggio, specializzati nella ricerca dei cetacei, dopo la collisione in mare tra l’isola di Capraia e la Corsica tra il traghetto tunisino Ulysse, che trasportava auto e camion, e il cargo cipriota Cis Virginia, e la vasta macchia di carburante, di circa 10 chilometri quadrati, a 28 chilometri da Capo Corso, difronte alla costa della Versilia, pisana e livorenese. Un disastro ambientale che minaccia le specie marine. “Sono a rischio balenotteri, delfini e tartarughe – spiega Silvio Nuti – occorre attivarsi immediatamente per limitare i danni, per 24, massimo 40 ore, non sono previste perturbazioni, come il vento di libeccio che potrebbe aumentare il rischio di portare gli idrocarburi verso la nostra costa”

 

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ultimo aggiornamento: 09-10-2018


Collisione in mare, è allarme inquinamento tra la Capraia e la Corsica

Chiazza di oltre 10 kmq di carburante, Santuario Pelagos a rischio. Legambiente: “Normative più strette a tutela delle Aree marine protette”