Omicidio stradale, si aggrava la posizione del 31enne lucchese che ha investito sul lungomare di Marina di Pietrasanta Michela Sotgia, morta ieri alle 19 all’ospedale di Cisanello, dove era arrivata in condizioni disperate.

Come già scritto ieri ( LEGGI QUI:Non ce l’ha fatta, Michela Sotgia è morta) alle lesioni colpose, provocate agli altri due 19enni ancora ricoverati a Livorno e alll’ospedale “Versilia”, e all’omissione di soccorso, si aggiunge l’accusa di omicidio stradale.

L’automobilista, Giuliano Scivoletto, originario della Germania ma residente a Porcari, vicino a Lucca, dopo alcune ore dall’incidente si è costituito presentandosi assieme al suo legale di fiducia dai Carabinieri, che hanno poi avvisato la Polstrada, che indaga sul fatto. I poliziotti erano riusciti a risalire alla sua auto, una Seat Leon grigia, anche grazie ad un testimone che aveva preso la targa.

“E’ sotto choc, il nostro assistito, per via della pioggia battente, non si è accorto che i tre ragazzi stavano attraversando il lungomare – spiegano gli avvocati Marco Treggi e Federico Corti -, ma era sobrio, come riferito alla Polizia Stradale”. Uscito dalla Capannina di Forte dei Marmi, dove aveva trascorso una serata con amici, Scivoletto stava tornando a casa. I risultati degli esami del sangue, per capire se avesse assunto alcol o droghe, ancora non sono pronti, ma dovrebbero arrivare ad ore. “Non si è fermato dopo l’impatto – aggiungono i legali – perchè è andato in blocco emotivo, ma è un bravo ragazzo, non ha precedenti penali, e meno che mai sanzioni per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanza psicotrope”.

 

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Non ce l’ha fatta, Michela Sotgia è morta

Schianto mortale sul lungomare, l’investitore negativo ad alcol e droga