“Più che il Palio di Siena, si potrebbe definire il ‘macello di Siena’, visto che dal 1970 ad oggi oltre 50 cavalli sono morti tra atroci sofferenze. Le tradizioni, fondamentali e importanti ponti con il passato, non sempre sono positive, ed è giusto abbandonare quelle fondate su presupposti sbagliati. In Italia i palii e le sagre sono sinonimo di sofferenza per le più disparate specie animali. Uno degli esempi più tristemente noti è appunto il Palio di Siena”.

Animalisti sul piede di guerra, che annunciano una manifestazione per il 9 dicembre prossimo  dopo l’ultimo decesso, quello di Raol, il cavallo della contrada della Giraffa, al Palio straordinario del 20 di ottobre in occasione della ricorrenza dei cento anni dalla Prima Guerra Mondiale.

“Noi  – prosegue la nota del Coordinamento Italia dei gruppi animalisti – non protestiamo contro la città di Siena, né contro i senesi. Non chiediamo l’eliminazione del Palio di Siena, ma, per esempio, la sostituzione della competizione con i cavalli con gare sportive con partecipanti umani”.

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ultimo aggiornamento: 03-12-2018


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