Ciao Giorgio, il pavone dissequestrato lascia Viareggio, destinazione Ronchi, a Marina di Massa, nel parco protetto del WWF.

La storia del pennuto del laghetto dei cigni è nota a tutti. Finita non solo sulla stampa locale, ma anche su quella nazionale. Dopo la morte della pavona, affogata nello specchio d’acqua della pineta di ponente,  le firme degli animalisti, il blitz delle guardie zoofile Kronos, fu sottoposto a sequestro dalla Procura di Lucca e affidato, nel  giugno 2017, alle cure dell’Uovo di Colombo, dove è stato accudito per tanti mesi con amore.

A giugno scorso, il gup  del tribunale di Lucca, dottor Riccardo Nerucci, aveva archiviato il caso. Le accuse mosse al sindaco Giorgio Del Ghingaro, e agli assessori Gabriele Tomei e Sandra Mei, finiti sotto indagine per maltrattamento di animali dopo la morte della pavona, erano infatti cadute. La richiesta di archiviazione, accolta dal giudice, alla quale si era opposto Raimondo Silveri, presidente della Lac onlus, era stata avanzata dal Pubblico Ministero, in base alle relazioni dell’Asl veterinaria. Nessuna responsabilità del Comune di Viareggio, per il gup.  Il fatto che ai due pavoni fosssero state tagliate le ali, secondo il magistrato, è una pratica di routine: “la tarlatura delle ali e l’inadeguatezza dell’ambiente di custodia non erano tali da fondare alcuna responsabilità a carico degli indagati”. Senza contare che, dalle analisi svolte dall’Asl, è risultato che i pavoni erano ben nutriti e in buone condizioni di salute.

“Non abbiamo mai dubitato che quel giorno sarebbe arrivato – spiega la responsabile del centro in via Comparini, Chiara Barsi: “Sapete tutti quello che poi è successo: tentativo di furto con taglio della voliera e perdita della sua compagna Nadia (che avevamo trovato da un veterinario di Chiavari), suo trasferimento in un’altra voliera più sicura e più grande e una nuova compagna, Katy.  Il 23 luglio 2018 ci è stata notificata la revoca di sequestro e allora ci siamo ” candidati” per poter avere in affido Giò! Infine il 19 novembre scorso la notifica ( per posta certificata) che Giorgio il pavone sarebbe stato trasferito. Dispiaciuti si, sereni anche: il pennuto è stato trasferito al Centro Didattico WWF dei Ronchi  affidato alle cure ed altissima competenza di Luca Giannelli. Non avremmo mai accettato un trasferimento in un luogo non sicuro per Giò ma con Giannelli siamo tranquilli. Resta la rabbia per non essere stati nemmmeno considerati nonostante le nostre cure per Giò durate ben 18 mesi. Non vogliamo polemiche ma solo ringraziare chi ci è stato vicino in tutti questi mesi:il medico veterinario Gerardi Riccardo che insieme al nostro consigliere Luca Di Beo hanno curato le ali tagliate sempre disponibili anche quando Giò è scappato”. Un pensiero affettuoso da parte dell’Uovo di Colombo va poi a Nadia Cupisti, oltre che a tutti i soci lavoratori, che si sono dati un gran da fare anche solo per andare a trovare il pavone Giorgio. “Lunga vita a Giò e alla sua compagna Katy che, naturalmente, è andata via con lui – conclude Barsi: “Siamo orgogliosi per tutto quello che abbiamo fatto per lui, ricordando sempre che presso di noi trovano spazio tutti gli esseri viventi che, con le ali ferite, sperano in una vita migliore. Così era arrivato…”.

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